Ciad. Elezioni presidenziali: il consiglio costituzionale ha confermato Déby vincitore

di Alberto Galvi

A seguito delle elezioni presidenziali del Ciad del 6 maggio, il consiglio costituzionale ha confermato Mahamat Idriss Déby come vincitore, dopo aver respinto i ricorsi di due candidati perdenti.
La vittoria di Deby prolunga il governo della famiglia che ha avuto una salda presa sul potere da quando il padre di Déby è subentrato con un colpo di stato nei primi anni ’90. Il Ciad ha vissuto diversi colpi di stato, governi autoritari e attacchi ribelli sin dalla sua indipendenza dalla Francia nel 1960.
Déby ha preso il potere e si è dichiarato leader ad interim il giorno in cui i ribelli hanno ucciso suo padre, il presidente Idriss Deby, nel 2021. In questa tornata elettorale Deby ha ottenuto il 61 per cento dei voti, ben davanti al candidato secondo classificato Succès Masra, che ha conseguito il 18,54 per cento.
Masra, che da gennaio è primo ministro del governo di transizione, ha presentato ricorso al consiglio costituzionale per contestare i risultati preliminari pubblicati la settimana scorsa. Masra ha rivendicato la vittoria prima dell’annuncio ufficiale dei risultati preliminari, sostenendo che si stava pianificando una frode elettorale. Masra, un tempo accanito oppositore di Deby prima di diventare primo ministro quattro mesi fa, ha accusato la giunta di aver manipolato i risultati e ha invitato i suoi sostenitori a mobilitarsi pacificamente.
L’altro candidato, Albert Pahimini Padacke, ha anche lui contestato i risultati preliminari, ma si è congratulato con Déby per la sua vittoria. Il Consiglio costituzionale ha stabilito che entrambe le denunce non avevano prove sufficienti. Figure dell’opposizione sono state a lungo messe a tacere dall’amministrazione, e Yaya Dillo Djérou, cugino di Déby e principale oppositore, è stato assassinato a febbraio.