di Saber Yakoubi –
E’ di nuovo allarme pandemia in Cina, dove il Covid-19 si sta diffondendo rapidamente nella sottovariante XBB.1.5. Da sempre i dati che arrivano dalla Cina vanno presi con le pinze dal momento che il regime comunista controlla pedissequamente l’informazione, e da più parti i passato sono stati espressi dubbi sulla reale situazione del paese che riportava zero contagi nello stesso momento in cui nel resto del mondo era una mattanza. Tuttavia il fatto che oggi siano le stesse autorità a parlare di oltre 5mila decessi al giorno indica la piena gravità della situazione. Milioni i contagiati.
Dopo un lunghissimo periodo fatto di chiusure e di restrizioni, la gente ha protestato nelle scorse settimane invocando il ritorno alla normalità, e la conseguenza è stata l’esplosione della pandemia in una popolazione che non ha sviluppato, proprio per i lockdown, una valida immunità di gregge e che è stata sottoposta ad un vaccino di produzione locale considerato non ottimale, il Sinovac.
La sottovariante XBB.1.5, ribattezzata “Gryphon”, sarebbe una ricombinazione di due varianti dell’Omicron e è arrivata già in Europa, negli Usa, in Australia e in Canada: in Italia è stata individuata due giorni fa, ma al momento gli esperti comunicano tranquillità, proprio perché le graduali aperture nel nostro paese e in Europa, oltre che l’utilizzo di vaccini a Rna, ha aumentato le difese endemiche.
Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha intanto disposto il doppio tampone per chi arriva dalla Cina, sia alla partenza che all’arrivo nel nostro paese, ma si sta cercando di risolvere il problema di chi arriva in Italia dalla Cina facendo scalo in altri paesi. Anche altri paesi Ue, il Giappone e gli Usa stanno introducendo misure simili: i ricoveri negli ospedali di New York sarebbero saliti del 140%. Dalla Commissione europea è stata comunicata l’intenzione di arrivare ad un’azione coordinata comune.