Cina. Huawei, pronti a reagire

di Francesco Cirillo

Per il ceo della Huawei, Ren Zhengfei, la licenza temporanea offerta da Google a seguito della decisione di quest’ultimo di interrompere i rapporti commerciali non ha alcun significato e il colosso cinese della telefonia e delle reti 5G ha affermato di essere pronto ad offrire una propria piattaforma in sostituzioen di quella americana.
Secondo Zhengfei le intenzioni reali del governo statunitense dopo la proroga sono chiare, ed ha riferito che già lo scorso anno Huawei aveva ricevuto un avviso di controllo giunto dalle autorità statunitensi. Ha quindi espresso fiducia nelle competenze della Huawei per il progetto della rete 5G, per la quale si è augurato che non ci siano restrizioni.
E’ stata la Casa Bianca a fare pressioni sulle aziente Usa e sugli alleati atlantici a non far uso della tecnologia Huawei, specialmente per la rete 5G, in quanto verrebbe usata dai cinesi per spiare apparati governativi e indistrie.
A titolo di mediazione il ceo della Huawei non ha escluso che in futuro l’azienda utilizzerà tecnologie statunitensi, ma ha espresso un appello per lo sviluppo comune di chip.A suo dire la società non sarà completamente isolata, visto che metà dei chip vengono prodotti dalla Huawei ed il restante vengono dagli Stati Uniti; Huawei al momento è seconda dopole aziende Usa, per Ren è necessario implementare ricerca e produzione, ma il colosso cinese resta saldamente in cima alla classifica per quanto riguarda lo svolutto della rete G. L’amministratore delegato e fondatore del colosso cinese va sostenendo che ciò porterà prima o poi ad un ulteriore scontro tra la Cina e gli Stati Uniti.
Intanto la Huawei ha annunciato che da l’autunno del 2019 presenterà il proprio sistema operativo il cui lancio è previsto tra un periodo che va dall’autunno del 2019 e la primavera del 2020.