Cina. Nuovo gruppo per le terre rare. E per contrastare la guerra economica

di Giuseppe Gafliano

Allo scopo di rafforzare il controllo delle terre rare la Cina ha inaugurato il China Rare Earth Group, che controllerà più di un terzo dell’industria mineraria delle terre rare della Cina continentale.
Questo gruppo è il risultato della fusione di diverse aziende statali cinesi come la Aluminium Corporation of China (Chinalco), la China Minmetals Corporation e la Ganzhou Rare Earth Group. Grazie a queste fusioni il nuovo gruppo sarà in grado di controllare il 37,6 per cento dell’estrazione di terre rare in Cina, compresa una quota vicina al 70 per cento per le terre rare pesanti, e quasi il 42 per cento del volume nazionale di separazione e lavorazione del minerale. Questo significa che la Cina si appresta ad avere un altro strumento di formidabile efficacia per contrastare la guerra economica attivata dagli Stati Uniti, e ciò significa ancora una volta come la terre rare stiano diventando sempre di più un strumento strategico per la Cina. La nascita di questa nuova entità giuridica non deve però destare sorpresa, perché è la conseguenza diretta di quanto stabilito nel piano quinquennale del governo cinese per il periodo 2021-25.
Le terre rare servono per la fabbricazione dei semiconduttori (latanidi), dei magneti (neodimio, boro), delle fibre ottiche (erbio) e dei veicoli ibridi (disprosio).