di Giuseppe Gagliano –
Il presidente russo Vladimir Putin ha comunicato che la Russia è sempre stata aperta al dialogo con l’Ucraina, contrariamente al governo di Kiev che si è distanziato dai colloqui. Durante una visita in Cina, ha espresso la necessità di valutare attentamente con quali figure ucraine sia possibile interagire in modo affidabile.
Putin ha evidenziato che, nonostante le pressioni internazionali, i propositi per il dialogo sono stati sistematicamente ignorati dall’Ucraina e dagli alleati occidentali, i quali sostengono che la Russia debba essere sconfitta militarmente.
Dal canto suo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito che le trattative dovrebbero contemplare il ripristino della sovranità territoriale dell’Ucraina, il ritiro delle forze russe, la liberazione dei prigionieri e la costituzione di un tribunale per i responsabili delle ostilità.
La Cina, che si dichiara neutrale, ha riconosciuto le ragioni addotte da Mosca per l’invasione, imputando all’occidente la responsabilità per la rottura dei negoziati iniziali. Putin ha lodato il piano cinese per l’Ucraina, il quale favorirebbe la Russia nell’affermare i suoi guadagni territoriali.