Cina. Varata la Shandong, la seconda portaerei “made in China”

di Francesco Cirillo –

Oggi la Cina ha varato la prima portaerei costruita interamente in patria, la Shandong. Denominata Type 001A, è stata varata dal porto di Dalian dov’era in costruzione dal 2012 e dove è stata sviluppata da uno scafo di costruzione sovietica della classe Kuznetsov. E’ quindi identica alla Liaoning, l’unica portaerei attualmente in servizio nella Marina militare cinese. La 001A è un’evoluzione della Liaoning, conta 70 mila di tonnellaggio, è leggermente più pesante della “sorella” e ad essa è di misure simili per lunghezza (315 m.) e larghezza (75 m.). La Shandong avrà un sistema di lancio sky-jump e non uno avanzato, come si ipotizzava, simile ad una catapulta di lancio che è sulle portaerei statunitensi; potrà imbarcare dai 28 ai 36 caccia multiruolo Shenyang J-15 e fino a 17 elicotteri Changhe Z-18J o Z-18F. La Shandong può raggiungere una velocità di 31 nodi grazie a 4 turbine.
Secondo fonti militari cinesi, la Shandong dovrebbe avviare le prove nei prossimi giorni per una durata complessiva di un anno al fine di farla entrare in servizio tra il 2018 e il 2020. Intanto la Cina ha iniziato a lavorare su una sua terza portaerei, la seconda che verrà costruita interamente in un cantiere cinese, denominata Type 002 e che potrà includere una catapulta di lancio convenzionale azionata a vapore. Il Type 002 verrà varato non prima del 2020.

La proiezione Navale Cinese.
La Shandong entrerà in servizio nel 2020 ma le fonti cinesi non hanno precisato la sua flotta di assegnazione; tra le papabili ci sono la Flotta Cinese del Nord e quella del Mar Cinese Orientale. Per ora il varo della Shandong non influenzerà gli equilibri geopolitici dell’Asia orientale e dei suoi “caldi” mari; anche perché ci vorranno diversi anni prima che gli equipaggi raggiungano quel grado di esperienza e di efficienza dei loro “colleghi” americani, giapponesi, e sudcoreani.
Il dato significativo della Shandong è che è la prima portaerei progettata e costruita interamente in Cina. Questo dimostra la volontà cinese di voler ridurre il gap nel settore navale. Fonti governative di Pechino affermano che in futuro la marina militare cinese punta a schierare un totale di 6 portaerei supportate da altrettanti navigli. La visione cinese indica un risultato sorprendente se si vede il forte riarmo navale del paese che fino a trent’anni aveva solamente compiti difensivi delle coste cinesi.
Una prova di muscoli di Pechino si è vista nel dicembre del 2016 quando la Liaoning, scortata da 5 navi della marina militare, ha navigato nel mar Cinese Orientale tra le diverse isole. Il gruppo della Liaoning in seguito è entrato per la prima volta nel Pacifico occidentale per dirigersi verso il mar Cinese Meridionale. Dopo la sosta nel porto di Hainan ha fatto rotta verso il porto di Qingdao, quartier generale del gruppo Liaoning, attraversando lo stretto di Taiwan.