Cipro del Nord. La Turchia blocca una nave-piattaforma italiana

di Shorsh Surme

Nonostante l’accoglienza riservata nei giorni scorsi al presidente turco Recep Tayyp Erdogan dal premier Paolo Gentiloni e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oggi la marina militare del “sultano” turco ha bloccato una nave Eni in viaggio verso Cipro, la quale stava trasportando una piattaforma della società italiana del petrolio che avrebbe dovuto realizzare una trivellazione in una zona contestata dalle autorità di Ankara.
Ricordiamo che nel luglio del 1974 le truppe turche invasero il Cipro sbarcando rapidamente poco sotto Kyrenia (Girne), sulla costa settentrionale cipriota, dove incontrarono poca resistenza da parte delle truppe greco-cipriote. Ankara invocò il suo presunto diritto d’intervento in base al Trattato di garanzia per proteggere la comunità turco-cipriota e garantire l’indipendenza di Cipro, ma la scusante fu contestata da subito dalle autorità di Atene.
La nave in questione è la Saipem 12000, ed al momento è stata fermata in attesa che venga valutata l’evoluzione della situazione.
Il presidente turco ha tuttavia precisato già dopo la sua visita in Italia di essere contrario a perforazioni nelle aree di mare secondo lui attinenti alla parte turca di Cipro, e che “I lavori di esplorazione del giacimento di gas in quella regione rappresentano una minaccia per Cipro Nord e per noi”, come pure di aver fatto presente la cosa alle autorità italiane.