Cipro. L’Italia invia la fregata Martinengo, Erdogan schiera i droni

di Ghazy Eddaly

Il vicepresidente turco Fouad Oktay ha reso noto che droni sono arrivati presso la base Gagit kala, nella parte settentrionale dell’isola di Cipro, cioè nella Repubblica Turca di Cipro.
Su Twitter Oktay ha postato un video che mostra il volo dell’aereo teleguidato da ricognizione turco “Bayrakdar TP2”, ed ha scritto che “Il nostro primo aereo drone è arrivato all’aeroporto di Gagit per svolgere funzioni nello spazio aereo del Mediterraneo orientale”.
Ha aggiunto che “i droni proteggeranno i nostri interessi e gli interessi della Repubblica Cipro del Nord, e contribuiranno alla sicurezza della regione e al raggiungimento della pace. Congratulazioni al nostro popolo”.
Il drone turco Bayrakdar TB2 è decollato dalla base turca Dalaman, ed è giunto dopo 5 ore di volo all’aeroporto di Gagit kalaa. Il governo della Repubblica di Cipro del Nord, paese riconosciuto solo dalla Turchia, ha concordato di ospitare presso l’aeroporto Gagit kalaa il velivolo, su richiesta della direzione delle forze di pace turche a Cipro. Questo alla luce dei recenti sviluppi nel Mediterraneo orientale, al fine di proteggere gli interessi della Turchia e della Cipro turca nella regione.
Al centro delle tensioni tra la Turchia e l’Italia, come anche con altri paesi dell’Unione Europea tra cui Francia, Grecia e Germania, vi è lo sfruttamento dei giacimenti di gas nelle acque territoriali di Cipro: Ankara considera da sempre la parte meridionale dell’isola come secessionista, ma l’Eni italiana ha ottenuto da Nicosia concessioni per lo sfruttamento dei fondali. Già nel febbraio dello scorso anno la Turchia aveva bloccato nelle acque di Cipro la nave esplorativa italiana Saipem 12000, che non potendo lì operare era stata poi trasferita in Marocco. Da lì a poco erano giunte nell’area navi esplorative turche. In seguito le autorità di Ankara avevano disposto imponenti esercitazioni navali in prossimità delle acque di Cipro, e “Scopo dell’esercitazione – aveva spiegato il ministro della Difesa Hulusi Akar – è quello di mostrare la determinazione e la preparazione al fine di garantire la sicurezza, la sovranità e i diritti marittimi della Turchia”.
In realtà è la parte settentrionale dell’isola ad essere illegittima, tanto che due risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, la 541 (1983) e la 550 (1984), hanno sancito l’inesistenza della Repubblica di Cipro del Nord.
Per dare seguito ai propri diritti di sfruttamento Roma ha inviato in questi giorni nell’area la fregata Federico Martinengo, classe Fremm, insieme ad altre nove unità navali al fine di dimostrare di essere in grado di tutelare i propri interessi, un esempio che a breve potrebbe essere seguito dai francesi e non solo. Già la Francia ha firmato con la Repubblica di Cipro un accordo per la concessione di una base sull’isola, come neppure bisogna dimenticare che due basi britanniche sono presenti a Akrotiri e Dhekelia, territori d’Oltremare posti sulla parte meridionale e orientale dell’isola.
Il ministero degli Esteri turco ha tuttavia confermato in diverse dichiarazioni che le navi turche stanno esplorando la piattaforma continentale del paese e continueranno le loro attività.