Cipro Nord. Fermata la nave anti-migranti: aveva 20 cingalesi a bordo, ‘eravamo diretti a Catania’

Notizie Geopolitiche –

Il capitano della nave anti-migranti di Difende Europe è stato arrestato con l’accusa di falsificazione di documenti e di traffico internazionale di migranti.
Tutto è iniziato alcune settimane fa, quando alcune organizzazioni europee di estrema destra, tra cui l’italiana Generazione identitaria, hanno noleggiato a Gibuti una nave con lo scopo di portarsi nelle acque libiche e contrastare il lavoro delle ong, in più occasioni accusate di accordarsi con i trafficanti per raccogliere i migranti e portarli nei porti italiani e quindi europei.
Il crowdfunding aveva permesso di raccogliere circa 70mila euro, una cifra un po’ stretta per la missione “Defend Europe”, per cui a Gibuti, da dove la nave C-Star è partita, sono stati fatti salire a bordo 20 cingalesi, ma qui le versioni si sdoppiano.
Per i membri della missione si trattava di persone che avevano pagato per compiere le miglia necessarie al fine di ottenere la patente nautica, denaro che poi sarebbe stato utilizzato per finanziare la missione, “Una banale pratica del tutto legale”, riporta il sito di Generazione identitaria.
Fatto sta che la nave è transitata lungo il canale Suez e non si è potuta fermare in Egitto, da dove i 20 cingalesi sarebbero dovuti sbarcare per rientrare al loro paese, poiché respinta dalle autorità egiziane. E’ giunta così a Famagosta, nella Repubblica Turca di Cipro del Nord, per fare rifornimento di carburante e cambiare parte dell’equipaggio.
Lì i cingalesi sono stati individuati dalle autorità locali ed hanno affermato di aver pagato 10mila euro a testa per arrivare Catania, ma vistisi fermati a Famagosta in 15 hanno scelto di rientrare in Sry Lanka ed in 5 hanno fatto richiesta di asilo politico.
Un comunicato di Defend Europe, pubblicato anche sul sito di Generazione identitaria, riporta che “gli apprendisti stavano per tornare nel proprio Paese d’origine quando delle ong gli hanno offerto di restare in Europa e di richiedere asilo a Cipro facendo loro promesse e donandogli soldi”. “I cinque – continua il comunicato – si sono fatti corrompere ed ora stanno costruendo false accuse contro il proprietario della nave”, Tomas Egestrom.
Le autorità turco-cipriote sono di diverso avvisto ed hanno provveduto ad arrestare il capitano e il vice perché i cingalesi avevano documenti falsi. Tuttavia ora si sta indagando per traffico internazionale di migranti.