Comore. Condannato l’ex presidente Sambi all’ergastolo per alto tradimento

di Alberto Galvi

Un tribunale delle Comore ha condannato l’ex presidente Ahmed Abdallah Sambi all’ergastolo per alto tradimento. Sambi ha guidato la piccola nazione dell’arcipelago dell’Oceano Indiano tra il 2006 e il 2011, e ha promulgato una legge nel 2008 che consente la vendita di passaporti a pagamento.
Sambi, che è un rivale politico del presidente in carica Azali Assoumani, è stato condannato dalla Corte per la sicurezza dello Stato, un organo giudiziario speciale le cui sentenze non possono essere appellate. Sambi è stato condannato per aver venduto passaporti ad apolidi che vivono nel golfo con lo scopo di dare la nazionalità ai Bidoon, una minoranza araba che conta decine di migliaia di persone che non possono ottenere la cittadinanza.
Secondo l’accusa, Sambi ha sottratto 1,8 miliardi di dollari di soldi statali. L’avvocato di Sambi, Jean-Gilles Halimi, ha tuttavia confutato le accuse sostenendo che non era stata fornita alcuna prova per i soldi mancanti e che non erano stati presentati conti bancari che suggerissero tale crimine. Sambi ha rifiutato di partecipare al processo sulla base del fatto che non c’erano garanzie che sarebbe stato giudicato equamente.
L’ex presidente, che era stato inizialmente accusato di corruzione, prima di affrontare il processo aveva già trascorso quattro anni in prigione. In precedenza era stato posto agli arresti domiciliari per presunto disturbo dell’ordine pubblico. Tre mesi dopo è stato posto in custodia cautelare per appropriazione indebita, corruzione e falso in bilancio, prima di essere accusato di alto tradimento.