di Giuseppe Gagliano –
Il presidente della Repubblica del Congo, Denis Sassou Nguesso, è in visita a Mosca fino al 29 giugno, un’iniziativa che evidenzia il rafforzamento delle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Questa visita segue una serie di scambi di alto livello tra Congo e Russia, con l’obiettivo di consolidare la cooperazione in vari settori tra cui quello militare, economico e tecnologico.
La cooperazione militare tra Congo e Russia ha radici storiche, risalenti ai tempi dell’Unione Sovietica. Recentemente questo legame si è intensificato con la firma di nuovi accordi che prevedono l’invio di specialisti russi per la manutenzione e la modernizzazione delle attrezzature militari congolesi. Questo include veicoli corazzati, artiglieria e elicotteri, con l’obiettivo di potenziare le capacità difensive del Congo.
Aziende russe come Lukoil e Yandex sono attive nel Congo, mentre Rosatom sta pianificando il lancio di grandi progetti nel settore dell’energia nucleare per usi pacifici. Un altro progetto significativo è la costruzione di un oleodotto di 1.300 chilometri che collega Pointe-Noire al confine con il Camerun, con l’obiettivo di migliorare l’infrastruttura energetica del Paese.
La visita di Sassou Nguesso a Mosca indica il ruolo crescente della Russia in Africa, dove cerca di espandere la sua influenza geopolitica. Gli accordi bilaterali non solo migliorano le capacità militari e l’infrastruttura economica del Congo, ma hanno anche un impatto significativo sulla stabilità e lo sviluppo della regione.