Corea del Nord. Dopo il lancio del missile, Kim, ‘gli Usa sono alla nostra portata di tiro’

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Dopo che ieri la Corea del Nord si è prodigata nell’ennesimo lancio di un missile balistico, cosa confermata da subito dal portavoce del Pentagono, Jeff Davis, il leader nordcoreano Kim Jong-Un, ha dichiarato che il nuovo test missilistico rappresenta la conferma che tutto il territorio statunitense si trova nel raggio di azione di un’eventuale offensiva di Pyongyang.
Il missile Hwasong-14, lanciato per la prima volta il 4 luglio, data del precedente lancio, ha raggiunto un’altezza massima di 3.725 chilometri e ne ha percorsi 998 chilometri prima di cadere nelle acque della Zona Economica Esclusiva (Zee) che si estende per 200 miglia.
Scontate – ma ormai sono un mantra – le proteste della comunità internazionale.
L’Agenzia di stampa ufficiale nordcoreana (Kcna) ha riportato che Kim ha espresso “grande soddisfazione” e che “il leader ha dichiarato con orgoglio che il test ha anche confermato che il territorio degli Stati Uniti è alla nostra portata di tiro”.