Corea del Nord. Kim Jong-un accelera sulla produzione di droni suicidi

di Giuseppe Gagliano

In un nuovo segnale di crescente potenziamento delle sue capacità militari, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha recentemente supervisionato un test su droni suicidi e ha dato il via alla produzione di massa di questa sofisticata arma aerea. Questa decisione si inserisce in un contesto internazionale sempre più caratterizzato dall’uso dei droni come strumenti di guerra, spingendo la Corea del Nord a rivedere la propria strategia militare.
I droni suicidi, conosciuti anche come “loitering munitions”, sono dispositivi aerei senza pilota progettati per rimanere in volo per un certo periodo in attesa di un bersaglio. A differenza dei droni tradizionali, questi non sono progettati per tornare alla base: una volta individuato l’obiettivo si schiantano su di esso esplodendo al contatto, trasformandosi essenzialmente in bombe volanti.
Questo tipo di droni offre diversi vantaggi tattici, tra cui la possibilità di operare in modo stealth, minimizzando il rischio di rilevamento da parte dei sistemi di difesa nemici. Inoltre, possono essere utilizzati per attacchi di precisione contro infrastrutture strategiche, centri di comando o colonne di mezzi militari, rendendoli strumenti estremamente efficaci nelle guerre moderne.
La decisione di Kim Jong-un di avviare la produzione di massa dei droni suicidi è stata accompagnata dall’ordine di aggiornare la teoria militare della Corea del Nord. Questa mossa riflette un riconoscimento da parte del regime nordcoreano del crescente ruolo dei droni nelle operazioni militari moderne.
Tradizionalmente la dottrina militare della Corea del Nord si è basata su un uso intensivo dell’artiglieria e delle forze di terra. Tuttavia, l’introduzione di droni suicidi suggerisce un cambiamento significativo verso una strategia più incentrata sulla tecnologia e sulla guerra asimmetrica. Questo aggiornamento teorico potrebbe comportare un aumento dell’uso di tattiche non convenzionali, sfruttando la sorpresa e la velocità per colpire gli avversari con attacchi mirati e devastanti.
Inoltre l’impiego di droni suicidi consentirebbe alla Corea del Nord di compensare alcune delle sue carenze tecnologiche rispetto alle forze armate più avanzate, come quelle degli Stati Uniti e della Corea del Sud. Questi droni possono essere prodotti in massa a costi relativamente bassi, rappresentando quindi un’opzione strategicamente vantaggiosa per un Paese soggetto a sanzioni economiche internazionali.
Non è un segreto che la Corea del Nord stia intensificando i legami militari con la Russia, un’alleanza che ha sollevato dubbi sul possibile supporto tecnico fornito da Mosca nello sviluppo dei droni suicidi. La cooperazione tra i due Paesi è cresciuta negli ultimi anni, con Kim Jong Un che ha cercato di rafforzare le sue relazioni con il presidente russo Vladimir Putin.
Se confermata l’assistenza tecnica russa potrebbe rappresentare un punto di svolta per le capacità militari della Corea del Nord, permettendole di accedere a tecnologie più avanzate e di migliorare la qualità dei propri droni. Questo scenario potrebbe alterare l’equilibrio di potere nella regione, costringendo i Paesi vicini come la Corea del Sud e il Giappone a rafforzare ulteriormente le proprie difese.
L’accelerazione nello sviluppo di droni suicidi da parte della Corea del Nord arriva in un momento di crescente tensione nella regione dell’Asia-Pacifico. Con il continuo rafforzamento delle capacità militari della Corea del Sud e il sostegno degli Stati Uniti, il regime di Kim Jong Un potrebbe vedere l’adozione di nuove tecnologie come un mezzo per mantenere un deterrente credibile.
L’uso di droni suicidi potrebbe anche rappresentare un nuovo strumento di pressione diplomatica per Pyongyang, che ha spesso utilizzato le sue capacità militari come leva nelle negoziazioni internazionali. Tuttavia, questa escalation potrebbe anche inasprire ulteriormente le relazioni con i Paesi vicini, alimentando il rischio di incidenti che potrebbero sfociare in un conflitto aperto.
La decisione di Kim Jong-un di potenziare la produzione di droni suicidi segna un ulteriore passo verso la modernizzazione delle forze armate nordcoreane. In un mondo in cui le tecnologie militari stanno evolvendo rapidamente, la Corea del Nord cerca di adattarsi, sfruttando nuove soluzioni per rafforzare la propria posizione geopolitica.
Resta da vedere se la comunità internazionale risponderà con ulteriori sanzioni o tentativi di dialogo. Tuttavia, è chiaro che la capacità della Corea del Nord di produrre e utilizzare droni suicidi rappresenta una sfida significativa per la sicurezza nella regione e oltre.