Corea del Nord. Kim Jong-un riappare in pubblico, vivo e vegeto

di C. Alessandro Mauceri

Kim Jong-un è comparso in pubblico. L’ultima apparizione risaliva all’11 aprile, quando era intervenuto a capo del Politburo del Partito dei Lavoratori, e la sua assenza prolungata aveva portato il Daily Nk, un media online con sede a Seoul e con contatti segreti nella Corea del Nord, a scrivere che il leader nordcoreano era in uno stato di salute preoccupante a causa del tabagismo, dell’obesità e del superlavoro, ma c’era stato anche chi lo aveva dato per morto e sepolto. A questo scoop era seguito un servizio della CNN nel quale, citando le dichiarazioni di un funzionario americano senza nome, si diceva che Kim era “in grave pericolo”.
A sostegno di questa tesi l’assenza del capo di stato nordcoreano alla commemorazione del 15 aprile, data di nascita di Kim Il-sung, nonno di Kim Jong-un e fondatore della Corea del Nord, l’evento più importante nel calendario politico del paese. Era la prima volta che l’attuale leader nordcoreano non vi partecipava da quando è salito al potere.
La notizia è stata però smentita dall’agenzia di stampa statale KCNA che ha appena pubblicato una ventina di fotografie che riprendono Kim alla cerimonia di inaugurazione di una fabbrica di fertilizzanti nella città di Sunchon, 50 chilometri a nord della capitale Pyongyang. Nelle foto Kim Jong-un è ripreso mentre parla con i responsabili della fabbrica e ispeziona l’impianto con al suo fianco alcuni importanti funzionari tra cui la sorella Kim Yo-jong, da molti indicata come possibile nuovo capo del Paese, e Pak Pong-ju, vicepresidente del Comitato centrale del Partito, e Kim Jae-ryong.
Il presidente degli USA Donald Trump, che aveva dichiarato che “stava monitorando informazioni” secondo le quali il leader nordcoreano fosse in pericolo di morte, a seguito della pubblicazione di queste fotografie ha detto che il mistero che circonda l’assenza di Kim sarà risolto presto e ha rifiutato di commentare il servizio della KCNA. Il ministro di unificazione sudcoreano Kim Yeon-chul, aveva parlato di possibili precauzioni contro l’epidemia di corona virus.
Non è la prima volta che Kim scompare per lunghi periodi. A gennaio 2020, dopo aver presenziato a un concerto a Pyongyang per celebrare il capodanno lunare, il supremo comandante era sparito per settimane. Solo dopo una ventina di giorni, il 16 febbraio, i media statali avevano mostrato le immagini di una sua visita al Palazzo del Sole della capitale, alla commemorazione dell’anniversario della nascita del padre Kim Jong-il, morto a dicembre 2011. Era già sparito anche a settembre 2014: ricomparso oltre un mese dopo, era apparso zoppicante e costretto a sostenersi con un bastone.