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Continua ad esserci mistero sulla sorte del 36enne leader nordcoreano Kim Jong-un, il quale non appare in pubblico ormai da diversi giorni.
Come da tradizione dal regime nordcoreano non trapela nulla, ma supposizioni ed indizi lo darebbero deceduto o in stato vegetativo.
Da quello che si sa avrebbe subito un’operazione al cuore il 12 aprile, ma anche questa informazione potrebbe essere una congettura, mentre il Corriere della Sera ha riportato dell’invio tre giorni fa in Corea del Nord, voluto dal presidente e unico alleato Xi Jinping, di una cinquantina di medici.
Le uniche informazioni certe è che Kim non ha partecipato il 15 aprile alla commemorazione per il 108mo della nascita del nonno Kim Il-sung, fondatore della Repubblica democratica popolare di Corea, come pure che effettivamente il presidente nordcoreano appariva obeso (130 kg per 170 cm di altezza), e che era risaputo essere un gran fumatore e forse bevitore.
Un’alta ipotesi, ma anche questa è una suggestione, è che il leader nordcoreano sia stato contagiato dal Covid-19, coronavirus portato nell’ermetico paese da lavoratori o dai tecnici inviati dal governo cinese per contrastare la diffusione dell’epidemia.
