di Giuseppe Gagliano –
La Corea del Nord sta ampliando le proprie infrastrutture militari legate alla produzione di missili balistici, con implicazioni che vanno oltre i confini della penisola coreana. L’osservazione di nuovi sviluppi presso lo stabilimento “11 Febbraio”, vicino a Hamhung, documentata attraverso immagini satellitari analizzate dal James Martin Center for Nonproliferation Studies (CNS), solleva interrogativi sulle relazioni militari emergenti tra Pyongyang e Mosca. Questo complesso, noto per la produzione di missili balistici a corto raggio alimentati a combustibile solido, rappresenta un tassello chiave nella strategia militare della Corea del Nord.
Lo stabilimento “11 Febbraio” è l’unico noto della Corea del Nord dedicato alla produzione del missile KN-23, progettato per evadere i sistemi di difesa aerea grazie a una traiettoria depressa. Questo sistema d’arma, già utilizzato dalla Russia nel conflitto in Ucraina secondo le autorità di Kiev, rappresenta un elemento tecnologico di rilievo per entrambe le nazioni. L’ampliamento delle strutture, che include nuovi edifici per l’assemblaggio e alloggi per i lavoratori, suggerisce un potenziamento significativo della capacità produttiva del sito. L’analisi del CNS rileva anche modifiche agli ingressi di strutture sotterranee, a testimonianza di un crescente utilizzo delle aree di stoccaggio e logistica.
L’impiego del KN-23 da parte della Russia evidenzia la pressione sulle capacità produttive nazionali russe, spingendo Mosca a collaborare con Pyongyang per assicurarsi forniture di armamenti. Sebbene la Russia e la Corea del Nord neghino trasferimenti di armi per il conflitto ucraino, la cooperazione militare tra i due paesi è evidente. Il trattato di difesa reciproca firmato a giugno 2024 consolida un’alleanza che ha profonde implicazioni geopolitiche. La fornitura di missili nordcoreani, sebbene limitata, potrebbe rappresentare un punto di svolta nella guerra, specialmente in considerazione della loro capacità di penetrare le difese aeree ucraine.
Il potenziamento del complesso di Hamhung è parte di un più ampio progetto di modernizzazione delle infrastrutture industriali nordcoreane. La Korean Central News Agency (KCNA) ha recentemente riportato che il Ryongsong Machine Complex, di cui lo stabilimento “11 Febbraio” fa parte, sta rinnovando le officine e installando nuovi impianti per la produzione.
Parallelamente il complesso “8 Febbraio” nelle vicinanze, noto per la produzione di carburanti missilistici, è stato oggetto di ulteriori sviluppi. Secondo SI Analytics, l’espansione potrebbe riguardare la produzione di propellenti solidi e carburanti per missili balistici.
La crescente cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia rompe un equilibrio che durava da decenni, con implicazioni dirette per la sicurezza regionale e globale. La fornitura di armi nordcoreane alla Russia potrebbe accelerare il deterioramento delle relazioni internazionali, minando ulteriormente le risoluzioni delle Nazioni Unite che mirano a contenere i programmi missilistici di Pyongyang. L’impiego di tecnologie nordcoreane nel conflitto ucraino rappresenta un cambio di paradigma nella gestione delle alleanze militari globali, con Seoul e Washington che osservano con crescente preoccupazione l’evolversi di questa partnership strategica.
L’espansione delle capacità produttive della Corea del Nord, unita alla collaborazione con la Russia, segna un nuovo capitolo nella proiezione militare di Pyongyang. Questa evoluzione non solo rafforza il regime nordcoreano, ma espande la portata della sua influenza in contesti bellici al di fuori della regione asiatica. La modernizzazione delle infrastrutture militari nordcoreane richiede una risposta coordinata a livello internazionale per affrontare le sfide di sicurezza emergenti e preservare l’ordine strategico globale.