Corea del Nord. Moon rilancia, vuole la firma della pace

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Il presidente sudcoreano Moon Jae-in, promotore del clima di distensione con la Corea del Nord fin dalle Olimpiadi di Pyongchang, ha spiegato oggi di auspicare in vista del vertice del 27 aprile con il collega Kim Jong-un la firma della fine della guerra che ufficialmente è in corso fra i due paesi da oltre mezzo secolo. Per Moon “La firma di un trattato di pace deve essere perseguita dopo che verrà dichiarata la fine della guerra”.
I due paesi, la Corea del Nord e la Corea del Sud, sono ancora ufficialmente in guerra in quanto non è mai stata firmata la pace dal conflitto 1950 – 1953, ed allora era stato firmato semplicemente un armistizio tra le forze Onu a guida Usa (in rappresentanza della Corea del Sud), la Cina e la Corea del Nord.
Moon si è detto ottimista sul raggiungimento di un accordo anche perché Kim Jong-un ha aperto alla possibilità del disarmo nucleare senza pretendere il ritiro dei 33mila militari statunitensi dal Sud, per cui “è possibile stabilire la pace, puntare sulla normalizzazione delle relazioni Pyongyang-Washington e sulla ricerca del sostegno internazionale per lo sviluppo economico del Nord, se il paese sarà denuclearizzato”.
“Obiettivo finale di questo processo – ha insistito il presidente sudcoreano – è la co-prosperità delle due Coree”, pur ammettendo che “le due Coree da sole possono decidere, ma c’è bisogno di un accordo tra il Nord e gli Stati Uniti”.