Corea del Nord. Salta la visita di Pompeo: il regime mette in relazione la cosa con lo spostamento di militari Usa

Notizie Geopolitiche –

Dopo che due giorni fa il presidente Usa Donald Trump ha comunicato di aver “chiesto al segretario di Stato Mike Pompeo di non andare in Corea del Nord in questo momento perché ritengo che non ci siano sufficienti progressi in merito alla denuclearizzazione della penisola coreana”, oggi è arrivata una reazione del regime di Pyongyang attraverso un articolo apparso sul Giornale del Partito dei Lavoratori della Corea in cui gli Usa vengono accusati di doppiogiochismo.
L’annullamento della visita programmata di Pompeo in Corea del Nord viene messo in relazione con i movimenti delle truppe e dei mezzi statunitensi nelle Filippine e con il trasferimento attraverso il sottomarino nucleare Uss Michigan di “Berretti Verdi, militari della Delta Force e unità speciali”, in Corea del Sud. Per il regime nordcoreano si tratta di un’iniziativa “estremamente provocatoria e pericolosa” perché potrebbe mettere in discussione il fragile dialogo in corso.
Da canto loro gli Usa hanno fatto sapere che si tratterebbe di normale routine e che “gli aerei Usa volano regolarmente dal Giappone alle Filippine e altre nazioni della regione per una varietà di ragioni di addestramento e operative. Quindi l’idea che ogni singolo volo sia legato alla Corea del Nord è un po’ inverosimile”.
Va ricordato tuttavia che la Corea del Nord e la Corea del Sud sono ancora ufficialmente in guerra in quanto non è mai stata firmata la pace dal conflitto 1950 – 1953, ed allora era stato firmato semplicemente un armistizio tra le forze Onu a guida Usa (in rappresentanza della Corea del Sud), la Cina e la Corea del Nord. Contestualmente almeno due volte all’anno Usa, Corea del Sud ed altri paesi compivano esercitazioni congiunte praticamente sotto la porta del nemico, ed al confine del 38mo parallelo sono ancora oggi stanziati 33mila militari statunitensi nonché armi di ogni genere.