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Il regime nordcoreano continua con il suo programma missilistico, nonostante le condanne dell’Onu e dei paesi vicini. In barba alle risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu la Corea del Nord ha infatti testato un missile balistico che, stando alle misurazioni della confinante Corea del Sud, avrebbe volato per 700 km a 10 volte la velocità del suono, cioè a Mach 10, prima di inabissarsi nelle acque della Zona esclusiva economica del Giappone. Si tratta del secono test del genere in meno di una settimana: i missili ipersonici vengono sparati in posizione verticale e seguono una traiettoria arrivando a decine di km di altezza, e sono difficili da intercettare per l’altà velocità che raggiungono.
Solo ieri Linda Thomas-Greenfield, ambasciatrice Usa all’Onu, ha riportato la dichiarazione sottoscritta oltre che dal suo paese anche da Albania, Francia, Irlanda, Giappone e Regno Unito in cui si legge che “la ricerca continua da parte della Corea del Nord di armi di distruzione di massa una minaccia per la pace e la sicurezza internazionali”, anche per i possibili errori di calcolo che potrebbero innescare un’escalation a livello regionale.
