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Il regime nordcoreano continua a restare imprevedibile, ma sta di fatto che neppure oggi, 85ma giornata di festa dell’Esercito, non sono stati sparati missili balistici o è stato portato a termine il sesto esperimento nucleare, cosa peraltro data come cosa ormai prossima. L’esercito di Kim Jong-un si è limitato a una sessione di tiro di artiglieria su larga scala a Wonsan, sulla costa orientale, ma siamo ben lontani dai missili balistici lanciati nelle scorse settimane verso il mar del Giappone, che hanno fatto infuriare i paesi limitrofi e la comunità internazionale.
D’altronde, mentre la portaerei Uss Carl Vinson è ancora in viaggio con il suo convoglio, il Pentagono ha mandato oggi in Corea del Sud il sottomarino nucleare Uss Michigan, già giunto nel porto di Busan per far riposare l’equipaggio. Il mezzo porta missili convenzionali in grado di colpire obiettivi in Corea del Nord.
La Cina continua a fare pressioni sul governo di Pyongyang al fine di individuare una soluzione politica alla crisi, ma come se non bastasse si è aperto in Corea del Sud un nuovo ciclo di esercitazioni congiunte di tiro con gli Usa nel mar Giallo che vedono il coinvolgimento del cacciatorpediniere da 4.400 tonnellate Wanggeon e la Uss Wayne E. Meyer della Marina statunitense. Altre esercitazioni sono previste per fine aprile con l’arrivo della Uss Carl Vinson.
Per domani il presidente Usa Donald Trump ha convocato alla Casa Bianca i 100 senatori al fine di discutere della questione Corea del Nord.
