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Il presidente nordcoreano Kim Jong-un ha accolto l’invito improvviso ed informale di Donald Trump ad un incontro al confine fra le due Coree. Dal vertice del G20 di Osaka il presidente Usa aveva twittato che “andrò anche per solo due minuti alla Dmz. Non so se Kim ci sarà. Vediamo cosa succede”, una mossa che da subito ha messo a dura prova gli apparati della sicurezza al punto che persino la nuova portavoce del presidente Usa non è stata riconosciuta dagli agenti ed è stata fermata per qualche istante.
L’incontro con Kim è avvenuto presso la Dmz, la zona demilitarizzata al confine tra le due Coree, al valico di Panmunjom, dove le guardie di frontiera dei due paesi si guardano a vista. Trump ha esordito dicendo che “E’ un piacere vederti di nuovo”, mentre Kim gli ha risposto che “non mi sarei mai aspettato di incontrarti qui a Panmunjom. E’ un gesto che apre un nuovo futuro”.
L’incontro di Trump con Kim Jong-un del febbraio scorso ad Hanoi si era rivelato un disastro soprattutto per la questione della denuclearizzazione della Corea del Nord, che Kim vorrebbe per tutta la penisola, mentre gli Usa hanno a Sud armi di ogni genere e per questo vorrebbero che a cedere fosse solo Pyongyang.
Nel breve incontro i due non hanno trattato di sanzioni o di denuclearizzazione, ma il gesto del capo della Casa Bianca è servito a Kim e al mondo per vedere la volontà di proseguire un dialogo che sembrava ormai chiuso.
Trump, che a Panmunjom è arrivato accompagnato dal presidente sudcoreano Moon Jae-in, ha compiuto qualche passo al di là del confine divenendo così il primo presidente Usa ad essere stato in Corea del Nord, ed ha “invitato adesso, e alla Casa Bianca” il collega nordcoreano Kim.
