Corea del Sud. Gli Usa non vogliono che Seul abbia sue armi nucleari

di Giuseppe Gagliano

Alti funzionari della difesa della Corea del Sud e degli Stati Uniti si sono incontrati a Seoul per elaborare nuove linee guida per coordinare la loro risposta a eventuali minacce nucleari provenienti dalla Corea del Nord. Queste linee guida stabiliscono i principi e le procedure per mantenere e rafforzare una politica di deterrenza nucleare credibile ed efficace. La riunione è avvenuta in un contesto in cui la Corea del Nord sta accelerando lo sviluppo delle sue armi nucleari e dei relativi sistemi di lancio. Alcuni politici sudcoreani, compresi membri del partito del presidente Yoon Suk Yeol, hanno suggerito che Seoul sviluppi proprie armi nucleari, una proposta a cui Washington si oppone fermamente. Questo incontro segue un vertice dell’anno scorso in cui gli Stati Uniti hanno promesso di condividere maggiori informazioni sulla pianificazione nucleare in caso di conflitto con il Nord. Le nuove linee guida dettagliano come gli alleati integreranno le capacità convenzionali e nucleari, delineando principi e procedure per le consultazioni durante una crisi nucleare con la Corea del Nord, oltre a informare i concetti operativi e le esercitazioni dell’alleanza. I funzionari di entrambi i paesi prevedono di condurre un’esercitazione simulata prima delle esercitazioni estive regolari, concentrandosi sulla possibilità di un attacco nucleare da parte della Corea del Nord. Le due Coree sono tecnicamente ancora in guerra dal conflitto del 1950-53, conclusosi con un armistizio anziché con un trattato di pace. Recentemente un tentativo della Corea del Nord di lanciare un satellite da ricognizione militare è fallito, evento che Seoul e Washington hanno condannato come violazione delle sanzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite contro l’uso della tecnologia balistica da parte di Pyongyang. Dopo il secondo incontro di dicembre, entrambe le parti hanno avvertito che qualsiasi attacco nucleare della Corea del Nord contro gli Stati Uniti o i suoi alleati sarà affrontato con una risposta rapida, schiacciante e decisiva, che comporterebbe la fine del regime di Kim Jong Un. Il prossimo incontro è previsto a Washington entro la fine dell’anno.
Dal punto di vista geopolitico questa collaborazione tra Corea del Sud e Stati Uniti rappresenta un importante baluardo contro le ambizioni nucleari della Corea del Nord. La strategia congiunta è volta a rafforzare la deterrenza e a garantire che Pyongyang comprenda chiaramente le conseguenze di qualsiasi aggressione nucleare. La richiesta di alcuni politici sudcoreani per un proprio arsenale nucleare riflette le crescenti preoccupazioni sulla sicurezza nella regione, ma anche il rischio di una corsa agli armamenti nucleari in Asia orientale, che potrebbe destabilizzare ulteriormente la situazione. La risposta statunitense di condividere più dettagli sulla pianificazione nucleare mira a rassicurare Seoul e a mantenere l’unità dell’alleanza. Tuttavia la persistente minaccia nordcoreana continua a rappresentare una sfida significativa per la stabilità regionale e per l’efficacia della deterrenza nucleare nella penisola coreana.