Corea del Sud. Le esercitazioni Usa raffreddano le trattative sul nucleare con Pyongyang

di Alberto Galvi

Tra qualche giorno la Corea del Sud e gli Stati Uniti inizieranno le loro esercitazioni militari congiunte annuali per le quali c’è stato un ritardo di due giorni dopo che un ufficiale sudcoreano è risultato positivo al coronavirus.
Le esercitazioni arrivano in un momento delicato dopo che il presidente Donald Trump si è apertamente lamentato dei costi di mantenimento di 28.500 soldati statunitensi di stanza in Corea del Sud per la protezione dalle minacce nordcoreane.
Gli alleati finora non sono riusciti a firmare un nuovo accordo di condivisione dei costi dopo che l’ultimo è scaduto alla fine del 2019.
La Corea del Nord ha recentemente aumentato i suoi test sulle armi, inclusi due lanci di prova di quello che ha descritto come un nuovo sistema di artiglieria missilistica contraerea.
In realtà gli Stati Uniti e la Corea del Sud hanno iniziato lo scorso 5 agosto le esercitazioni militari congiunte, ma le hanno tenute sotto tono per evitare di provocare la Corea del Nord.
Pyongyang ha avvertito che le esercitazioni potrebbero far fallire gli sforzi per riprendere i negoziati sul nucleare. Gli alleati hanno rifiutato di annunciare ufficialmente l’inizio dell’esercitazione due settimane fa, ma diversi funzionari hanno confermato che erano già in corso.
Inoltre la Corea del Nord ha espresso frustrazione per la continuazione degli addestramenti militari Usa-Corea del Sud che vedono come obiettivo la simulazione di una prova di invasione. Pyongyang si lamenta inoltre del lento ritmo con cui i negoziati con Washington sul nucleare stanno continuando.
I recenti test del 25 luglio scorso sulle armi della Corea del Nord, ne includevano uno anche su missili balistici a corto raggio, che era già stato programmato per essere un avvertimento nei confronti della Corea del Sud per le sue esercitazioni militari programmate con gli Usa.
Questi test hanno smorzato l’ottimismo che ha seguito il terzo vertice tra Trump e Kim Jong-un il 30 giugno scorso al confine tra le due Coree.
L’addestramento militare che doveva iniziare la scorsa domenica, sarà attentamente monitorato dalla Corea del Nord anche se negli ultimi anni è stato ridotto per facilitare i negoziati statunitensi volti a smantellare i programmi nucleari di Pyongyang.
Le esercitazioni militari di quest’anno saranno ridimensionate anche perché la pandemia ha reso difficile la partecipazione delle truppe statunitensi con sede negli Stati Uniti e in Giappone. Il programma di quest’anno durerà fino al 28 agosto prossimo.
Quest’anno il training di agosto è molto importante per Seoul al fine di assumere il controllo operativo per la prima volta dall’inizio della guerra di Corea del 1950-53. Le esercitazioni del ROK/U.S. CFC (Combined Forces Command), ovvero del Comando di forze combinate tra la Corea del Sud e gli Usa, si concentrano su simulazioni computerizzate volte a preparare i due Stati maggiori a vari scenari di guerra come un attacco a sorpresa della Corea del Nord.
Tuttavia i due alleati rimangono in disaccordo sull’opportunità di testare il programma di passaggio di consegne quest’anno, che il governo di Moon Jae-in concludere entro il 2022.
Precedentemente il presidente sudcoreano si era impegnato a lasciare alla Casa Bianca l’incarico a maggio di quell’anno, ed a tal fine il governo intraprende oggi la seconda fase ad agosto e procederà alla fase finale nel 2021.
La Corea del Sud e gli Stati Uniti avevano già annullato le esercitazioni primaverili a causa della pandemia da Covid-19. Il Paese asiatico sta ora affrontando nella regione metropolitana di Seoul una recrudescenza del virus.