Coronavirus. Osur (Amref), ‘Sul vaccino coinvolgiamo l’Africa’

Red/Dire

“Il Sudafrica è l’unico Paese subsahariano che sta partecipando alle sperimentazioni dei vaccini contro il Covid-19. È fondamentale invece che molti più Stati siano coinvolti nei trial”. Così Joachim Osur, direttore tecnico dei programmi di Amref Health Africa, in un’intervista con l’agenzia Dire.
Secondo gli esperti dell’ong, i vaccini devono essere testati in contesti diversi e su persone con un diverso corredo genetico.
“Un grande problema del vaccino per il Covid-19 è lo stigma che si porta addosso prima ancora di essere sviluppato”, sottolinea Osur. “Le teorie cospirazioniste sui vaccini stanno avendo presa sulle popolazioni; abbiamo bisogno di una maggiore divulgazione scientifica sull’argomento”.
Osur definisce “deleterie” le “informazioni false” con cui queste teorie si stanno diffondendo ma, spiega, “anche per questo è necessario che le popolazioni siano coinvolte negli studi”.
Secondo il direttore “bisogna far sapere loro che sono parte della comunità globale e dell’agenda della sanità pubblica”.
Le comunità, in questo modo, non sarebbero solamente spettatori ma co-architetti delle decisioni sanitarie che hanno un impatto diretto sul loro benessere.
Secondo Osur, è importante che le autorità sanitarie africane sensibilizzino “le comunità per prepararle all’arrivo del vaccino, oltre a ribadire il bisogno di continuare a utilizzare le mascherine, di igienizzare le mani e di sanificare i luoghi pubblici”.
Quando arriverà il vaccino, d’altra parte, non sarà disponibile subito per tutti. “All’inizio – sottolinea Osur – dovremo somministrarlo ai più esposti e a chi vede i malati ogni giorno”.
Oltre a loro avranno la priorità i bambini fino ai 16 anni, le persone con il diabete e quelle con malattie croniche. Poi sarà il turno di tutti gli altri.
Sulla futura gestione e distribuzione del vaccino Osur ammonisce che “La collaborazione tra Paesi è un grande problema, perchà sono adottate politiche differenti e alcuni seguono linee non totalmente scientifiche. Nell’Africa orientale poi, per esempio, la Tanzania ha bloccato i voli dal Kenya e ci potrebbero essere difficoltà nell’approvigionamento del vaccino. C’è bisogno di cooperazione”.
“Come Amref chiediamo due cose fondamentali”, continua Osur. “L’Unione Africana deve dare linee guida che tutti i Paesi del continente devono seguire, pena sanzioni; è necessario che la comunità scientifica in Africa si unisca e agisca insieme contro la pandemia, perche’ alcuni politici seguono linee non scientifiche che la comunità deve condannare”.
Nell’attesa del vaccino Amref chiede ai governi di implementare le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. “Oltre a tracciare gli infetti e i loro contatti – dice Osur – bisogna raggiungere ogni famiglia con le raccomandazioni sanitarie adeguate”.