di Alessio Cuel –
Continuano i disordini in diverse città italiane in concomitanza con le manifestazioni a favore della Palestina. Dopo Torino, anche a Roma nel pomeriggio del 30 novembre si sono verificati episodi di violenza contro le forze dell’ordine.
Un clima sempre più teso, caratterizzato dalla commistione tra sostenitori della causa palestinese e frange anarchiche. Cortei dichiarati pacifisti si trasformano in occasioni di scontro, con lancio di fumogeni e petardi, mettendo a rischio non solo gli agenti della Polizia di Stato, ma anche la sicurezza dei cittadini.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso la sua ferma condanna attraverso un messaggio su X: “Solidarietà agli agenti coinvolti. Dopo Torino, anche a Roma le forze dell’ordine vengono aggredite dai manifestanti per la Palestina. Fumogeni e petardi contro la Polizia di Stato. Imbrattate vetrine con simboli anarchici. Inaccettabile violenza durante un corteo per la pace”.
Dal 7 ottobre 2023, la polarizzazione del conflitto israelo-palestinese si è estesa ben oltre i confini del Medio Oriente, alimentando tensioni anche in Italia e in Europa. Un clima esasperato, dominato da posizioni ideologiche estreme e inconciliabili, che ostacola un confronto pubblico sereno e costruttivo.
Gli episodi di violenza finiscono per tradire lo scopo stesso di queste manifestazioni, minando la credibilità della causa che vorrebbero sostenere. Cortei per la pace che degenerano in scontri e vandalismi: la situazione è grave, ma non è seria.