Costa d’Avorio. Alle presidenziali vince al primo turno Alassane Ouattara

di Alberto Galvi

Al primo turno delle elezioni presidenziali in Costa d’Avorio Alassane Ouattara ha ottenuto con una schiacciante vittoria il suo terzo mandato, con il 94,27 per cento dei consensi.
Il resto dei voti se li sono divisi gli altri candidati presidenti che sono l’ex presidente Henri Konan Bedie del partito PDCI-RDA (Parti Démocratique de la Côte d’Ivoire – Rassemblement Démocratique Africain), l’ex primo ministro Pascal Affi N’Guessan del partito IPF (Ivorian Popular Fronte) e Kouadio Konan Bertin del partito PDCI-RDA.
I leader dell’opposizione avevano invitato i sostenitori a boicottare il processo elettorale, dicendo che l’offerta di Ouattara per un terzo mandato era incostituzionale, mentre la Costa d’Avorio ha un limite di due mandati presidenziali.
Il presidente della CEI (Commission Electorale Indépendant) Ibrahime Coulibaly-Kuibiert ha dichiarato vincitore Quattara. I principali leader dell’opposizione hanno affermato che un gruppo di partiti politici ha formato un consiglio nazionale di transizione presieduto da Henri Konan Bédié. Un governo ad interim sarà nominato per prepararsi ad una nuova elezione.
La crisi istituzionale attuale in Costa d’Avorio è iniziata nel 2010 quando Laurent Gbagbo, che all’epoca era presidente, ha rifiutato di concedere a Ouattara la possibilità di candidarsi. Ciò ha scatenato un’aspra guerra civile che ha causato la morte di 3mila persone nei cinque mesi di violenze che sono succedute. La prima guerra civile in Costa d’Avorio si è verificata tra il 2002 e il 2007, mentre la seconda si è svolta tra il 2010 e il 2011.
Ouattara è stato eletto nel 2010 ed è stato rieletto nel 2015, mentre lo scorso luglio il precedente candidato alla presidenza del partito al governo, il primo ministro Amadou Gon Coulibaly, è morto per un attacco di cuore.
Il presidente ivoriano ha successivamente annunciato la sua candidatura. I suoi sostenitori hanno affermato che l’entrata in vigore della nuova costituzione del 2016 ha fatto in modo che suoi primi due mandati non possono essere conteggiati in quanto è stato eletto precedentemente.
Quest’anno si è candidato alla presidenza anche Gbagbo, ma la CEI lo ha bloccato perché era stato condannato nei tribunali ivoriani. In totale sono stati rifiutati dall’organismo preposto circa 40 candidati alla presidenza.
Ouattara dovrà ora sanare le spaccature politiche che tante tensioni hanno provocato nella società civile e nell’esercito.