Costa d’Avorio. Charles Blé Goudé è tornato dopo più di otto anni nel paese lo scorso 26 novembre

di Alberto Galvi

Una figura chiave delle violenze che si sono verificate a seguito delle elezioni di 11 anni fa è Charles Blé Goudé, che è tornato nel paese due giorni fa dopo più di otto anni di assenza. Centinaia di sostenitori, che indossavano abiti stampati con l’immagine di Charles Blé Goudé, hanno cantato e ballato nel sobborgo Yopougon di Abidjan per dargli il benvenuto.
L’anno scorso Charles Blé Goudé, insieme al suo ex capo, l’ex presidente Laurent Gbagbo, sono stati assolti dalla ICC (Corte penale internazionale) dalle accuse di crimini contro l’umanità. Blé Goudé è l’ultimo di una serie di figure politiche di alto profilo che erano in conflitto con l’attuale amministrazione del presidente Alassane Ouattara, il quale ha tenuto lo scorso luglio un raro incontro con Gbagbo e Henri Konan Bedié, un altro rivale politico che è stato presidente dal 1993 fino alla sua rimozione in un colpo di Stato del 1999.
Gbagbo è stato presidente della Costa d’Avorio per 10 turbolenti anni. Nell’ottobre 2010 ha perso le elezioni contro Ouattara ma ha rifiutato di accettare il risultato. Da allora le tensioni non si sono sopite. La resa dei conti tra i leader ha diviso il paese lungo le linee nord-sud, innescando violenze nel 2011 che hanno ucciso circa 3mila persone. Gbagbo è stato arrestato nell’aprile 2011. Charles Blé Goudé è stato detenuto in Ghana nel 2013 e trasferito all’Aia l’anno successivo, dove però è stato assolto.
Goudé era a capo di un gruppo nazionalista pro-Gbagbo chiamato Young Patriots. Dopo che Gbagbo è stato arrestato, è fuggito in Ghana, dove è però stato arrestato nel 2013.
Alcuni in Costa d’Avorio temono che il suo arrivo possa portare allo scontro, in un paese che ancora cura le ferite del conflitto del 2010-11. Ad accoglierlo al suo arrivo vi era anche Simone Gbagbo, moglie dell’ex presidente Gbagbo, il quale gode ancora di molto sostegno in Costa d’Avorio.
Il ritorno di Blé Goudé dopo la sua assoluzione fa parte di un più ampio riavvicinamento tra le fazioni politiche in Costa d’Avorio, che il presidente Alassane Ouattara spera possa ridurre la tensione politica in vista delle elezioni del 2025. Almeno 20 persone sono morte negli scontri quando Ouattara ha deciso di ricandidarsi alle elezioni del 2020 per il suo terzo mandato.