Costa d’Avorio. Dopo sei mesi di prigionia in Mali 46 soldati sono tornati a casa

di Alberto Galvi

Dopo sei mesi di prigionia 46i soldati ivoriani accusati in Mali di essere mercenari sono tornati a casa. Le misure punitive sono state revocate a luglio, quando Bamako ha proposto una transizione di 24 mesi per il ritorno alla democrazia e ha promesso una nuova legge elettorale.
Il Mali aveva accusato i soldati ivoriani di essere mercenari, mentre la Costa d’Avorio aveva affermato che erano stati inviati in aereo per fornire sicurezza di routine al contingente tedesco di una missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite. Il loro rilascio arriva pochi giorni dopo che un tribunale di Bamako li ha condannati a 20 anni di carcere con l’accusa di aver cospirato contro il governo.
Tre donne tra i 49 arrestati sono state condannate a morte in contumacia. Le condanne sono arrivate prima della scadenza del 1 gennaio, che è stata fissata dai leader dell’ECOWAS (Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale) per il Mali per il rilascio dei soldati, altrimenti sarebbero state comminate nuove sanzioni. Le relazioni tra il Mali e i suoi vicini dell’Africa occidentale sono tese da quando Assimi Goïta ha condotto un colpo di Stato contro il presidente eletto Ibrahim Boubacar Keïta nell’agosto 2020.
Le truppe sono arrivate all’aeroporto di Abidjan in Costa d’Avorio nella tarda serata dello scorso 7 gennaio, un giorno dopo aver ricevuto la grazia dal capo militare del Mali. Goïta ha ringraziato il presidente del Togo Faure Gnassingbé, che aveva mediato nella controversia.Scendendo dall’aereo ogni soldato teneva in mano una piccola bandiera ivoriana e sorrideva mentre stringeva la mano al presidente ivoriano Alassane Ouattara, che li aspettava all’aeroporto per salutarli.