Costa d’Avorio. Elezioni: il partito RHDP di Ouattara ha vinto la maggioranza dei seggi

di Alberto Galvi

Il partito del presidente della Costa d’Avorio Alassane Ouattara ha vinto la maggioranza dei seggi nelle elezioni legislative dello scorso fine settimana. Il suo partito l’RHDP (Rassemblement des Houphouétistes pour la Démocratie et la Paix) ha vinto 137 dei 254 seggi, perdendo la maggioranza qualificata dei due terzi che aveva dalle ultime elezioni legislative del dicembre 2016 con 167 funzionari eletti, più quelli dei suoi alleati. In questa tornata elettorale l’affluenza alle urne è stata del 37,88 percento, la stessa delle ultime elezioni legislative del 2016.
Il presidente Henri Konan Bédié del principale partito d’opposizione, il PDCI (Parti Démocratique de Côte d’Ivoire), ha però denunciato frodi elettorali, mentre il partito FPI (Front Populaire Ivoirien) dell’ex presidente Laurent Gbagbo ha invitato i suoi sostenitori a mantenere la calma.
La coalizione tra il PDCI e i sostenitori dell’ex presidente Laurent Gbagbo ha ottenuto 50 seggi, il PDCI 23 e l’EDS (Ensemble pour la Démocratie et la Souveraineté) il partito pro-Gbagbo 8, per un totale di 81 seggi.
Gli altri partiti di opposizione condividono 10 seggi, gli indipendenti ne ottengono 26. Un seggio rimane vacante a causa della morte di un candidato in un collegio elettorale nel nord del Paese, dove si terranno le elezioni entro un mese.
Il parlamento bicamerale della Costa d’Avorio è composto dal Senato con 99 seggi, di cui 66 membri sono eletti indirettamente dall’Assemblea nazionale e dai membri dei distretti municipali, autonomi e dei consigli regionali, e 33 membri sono nominati dal presidente per un mandato di 5 anni. L’Assemblea Nazionale è composta da 255 membri, che sono eletti direttamente dai cittadini per un mandato di 5 anni.
Nonostante la maggioranza che sostiene Ouattara dopo questa elezione sia inferiore rispetto alle elezioni del 2016 è ancora abbastanza numerosa da far passare le riforme abbozzate dal presidente durante il suo terzo e controverso mandato.