Costa d’Avorio. I candidati alle presidenziali del prossimo 31 ottobre

di Alberto Galvi –

In mezzo alle crescenti tensioni politiche nel Paese in vista delle elezioni è arrivata la scadenza delle domande per la candidatura come presidente per le prossime elezioni presidenziali in Costa d’Avorio, che si terranno il prossimo 31 ottobre 2020.
I sostenitori di Laurent Gbagbo e di Guillaume Soro hanno presentato le loro candidature. L’ex presidente Gbagbo vive in Belgio dopo essere stato assolto lo scorso anno dai crimini di guerra dalla CPI (Cour pénale internationale) dell’Aia. La condanna a 20 anni in contumacia gli è invece arrivata per la rapina ad una sede locale della BCEAO (Banque Centrale des Etats de l’Afrique Occidentale). Per quanto riguarda la guerra civile scoppiata dopo le elezioni del 2010, l’anno scorso Gbagbo è stato assolto all’Aia dalle accuse di crimini contro l’umanità. L’accusa che gli era stata mossa riguardava il suo presunto ruolo nei diversi mesi di violenza tra il 2010 e il 2011 in cui circa 3mila persone avevano perso la vita.
I sostenitori della coalizione dell’EDS (Ensemble pour la Démocratie et la Souveraineté) hanno presentato la candidatura di Gbagbo, per le elezioni presidenziali di ottobre, anche se il suo nome era già stato rimosso dalla lista dei contendenti. L’ex presidente potrebbe essere incarcerato se rientrasse in Costa d’Avorio.
Per quanto riguarda l’ex leader ribelle Guillaume Soro vive in esilio in Francia. I suoi sostenitori hanno presentato per lui la domanda per diventare un candidato ufficiale. Soro è stato condannato lo scorso aprile a 20 anni di carcere per occultamento e appropriazione indebita di fondi pubblici.
Anche politici come Charles Blé Goudé erano residenti all’estero a causa di condanne. Nel dicembre 2019 Goudé è stato condannato a 20 anni di carcere per crimini commessi durante il periodo delle violenze perpetrate in Costa d’Avorio tra il 2010 e il 2011.
L’ex sindaco di Plateau, Noel Akossi Bendjo è stato condannato in contumacia a 20 anni di carcere per appropriazione indebita di fondi pubblici.
La decisione finale di accettare le candidature dovrà essere presa dal Consiglio costituzionale incaricato di convalidare le candidature presidenziali.
Il Consiglio costituzionale dispone ora di quindici giorni per pubblicare l’elenco delle candidature convalidate. Guillaume Soro ha anche portato il caso dinanzi alla ACHPR (African Charter on Human and Peoples’ Right), il cui verdetto dovrebbe essere deciso a breve.
All’inizio dello scorso mese anche Ouattara ha annunciato la sua decisione di candidarsi per un controverso terzo mandato. Ouattara aveva inizialmente detto che non si sarebbe candidato di nuovo alle elezioni di ottobre, ma ha cambiato idea dopo la morte improvvisa del suo successore, il primo ministro Amadou Gon Coulibaly.
La scorsa settimana hanno presentato le loro candidature anche i due principali leader dell’opposizione, Pascal Affi N’Guessan del partito IPF (Ivorian Popular Front) dell’ex presidente Laurent Gbagbo e l’ex presidente Henri Konan Bedie, del partito PDCI-RDA (Parti démocratique de la Côte d’Ivoire – Rassemblement démocratique africain).
Tra le tante candidature presentate alla CEI (Commission électorale indépendante) ci sono anche quelle dell’ex ministro Abdallah Albert Mabri Toikeusse e l’ex presidente dell’Assemblea nazionale su mandato di Gbagbo, Mamadou Koulibaly.
Tra gli altri candidati ci sono l’ex prefetto di Abidjan Vincent Toh Bi Irie e l’ex seconda classificata di Miss Costa d’Avorio Marie Carine Bladi. I candidati avevano tempo fino a mezzanotte di lunedì scorso per presentare la loro candidatura.