di Giuseppe Gagliano –
La scena politica in Costa d’Avorio si sta animando in vista delle elezioni presidenziali del 2025, con l’attenzione rivolta verso figure chiave dell’opposizione come Tidjane Thiam. Rientrato in patria dopo un periodo di sei settimane all’estero Thiam, leader del Partito Democratico di Costa d’Avorio (PDCI), ha subito rilanciato il dibattito sulla necessità di costruire un’alleanza efficace per affrontare l’attuale presidente Alassane Ouattara. Accolto all’aeroporto di Abidjan da un folto gruppo di sostenitori, Thiam ha espresso la sua determinazione a unire le forze dell’opposizione, ma ha chiarito che l’unione non può avvenire a qualsiasi costo, sottolineando l’importanza di una piattaforma comune ben definita.
Le trattative tra i principali attori dell’opposizione, tra cui Laurent Gbagbo e Guillaume Soro, sono già in corso, e una delle richieste principali è la riforma del sistema elettorale. Le alleanze strategiche giocano un ruolo cruciale nel contesto politico della Costa d’Avorio, dove i recenti sviluppi mostrano un terreno elettorale frammentato. Thiam, che gode di un sostegno significativo sia nel suo partito sia in altri settori della società, rappresenta una delle figure centrali nell’opposizione a Ouattara, che si prepara a difendere il suo mandato. Tuttavia, il percorso per l’unità dell’opposizione appare irto di ostacoli, con divergenze interne che potrebbero indebolire le possibilità di un successo elettorale.
La questione delle riforme elettorali, in particolare, potrebbe diventare un punto critico nei prossimi mesi, con l’opposizione che continua a fare pressione sul governo per una maggiore trasparenza e inclusività nel processo elettorale. Mentre il tempo stringe verso le elezioni del 2025, resta da vedere se l’opposizione riuscirà a superare le proprie divisioni e a presentarsi unita per sfidare un presidente che ha dimostrato una forte capacità di consolidare il suo potere negli ultimi anni.