di Giuseppe De Santis –
Quando si parla di influenza straniera in Africa è facile pensare alla Cina, ma per quanto importante sia il coinvolgimento del gigante asiatico altre nazioni stanno rafforzando la loro presenza nel Continente nero, e una di essa è l’India.
Per capire l’importanza che l’Africa ha Nuova Dehli basta considerare che si è svolto pochi giorni fa nella capitale indiana a cui hanno preso parte 40 ministri di 17 nazioni africane, i quali hanno discusso su come rafforzare i legami economici con l’India.
Il ministro degli Esteri indiano S. Jaishankar ha sottolineato che il valore dei commerci tra India e Africa nel periodo che va dal 2021 al 2022 ha raggiunto 66,7 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 57 miliardi di euro dell’anno precedente, ed ha osservato che e i 33 paesi africani più poveri possono esportare in India le loro merci in maniera agevolata.
L’India esporta prodotti petroliferi raffinati e medicinali, mentre importa dall’Africa petrolio grezzo, oro, carbone e altri minerali.
Uno degli obiettivi di questo incontro, a cui hanno partecipato anche esponenti dell’industria e del commercio, è quello di offrire alle imprese indiane la possibilità di investire in Africa, dove l’India è già presente con 197 progetti completati e altri in fase di completamento.
A differenza di quelli cinesi gli investitori indiani puntano su settori dove si sentono competenti quali la formazione delle risorse umane, le tecnologie informatiche, la sicurezza marittima, l’istruzione e la sanità, e in ognuno di questi progetti la presenza di lavoratori africani è molto elevata.
Molti dei Caschi blu dell’ONU che operano in Africa sono indiani, segno che l’India svolge un ruolo importante nella gestione dei conflitti nella regione.