Croazia. Il procuratore è massone: costretto a dimettersi

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Il procuratore generale della Croazia, Drazen Jelenic, si è dimesso ieri su pressione del governo dopo che è risultato iscritto alla Massoneria.
A denunciare la sua partecipazione ad una loggia massonica è stato il quotidiano “Jutarnji list”, e Jelenic si è difeso dalle polemiche affermando che “L’adesione a un’associazione legale non ha influenzato il mio lavoro in alcun modo”. In un primo momento ha respinto quindi le dimissioni, ma poi ha dichiarato che “le recenti insinuazioni in pubblico relative alla mia iscrizione alla Massoneria hanno reso impossibile di proseguire nell’attuale ruolo lavorativo”, che manteneva dal 2018.
In realtà era stato il primo ministro Andrej Plenkovic a comunicargli che se non si sarebbe dimesso, sarebbe stato licenziato, ed alcuni deputati dello stesso partito avevano sostenuto che Jelenic avrebbe dovuto dichiarare la sua appartenenza alla Massoneria prima di accettare l’incarico. Il premier ha tuttavia ammesso che “Qui non c’è nulla di illegale, ma ciò ha creato una circostanza insolita che rende difficile la sua posizione”.
In un’intervista Jelenic ha dichiarato di aver aderito alla Massoneria dopo l’invito di un amico per il riconoscimento delle sue qualità professionali.