Da Fratelli d’Italia a “Fratelli di Donetsk”: c’è chi nel partito della Meloni si schiera con i separatisti

di Enrico Oliari –

EDITORIALE – L’ambasciatore ucraino in Italia Yevhen Perelygin ha comunicato il proprio “dissenso” nei confronti dell’iniziativa di Fratelli d’Italia di indire per oggi una conferenza stampa alla Camera in sostegno dell’autoproclamata “Repubblica di Donetsk”.
I legami non solo ideologici del partito di Giorgia Meloni con i separatisti del Donbass passano attraverso l’iniziativa del consigliere regionale piemontese e capogruppo di Fratelli d’Italia Maurizio Marrone di aprire a Torino un “Centro di Rappresentanza della Repubblica Popolare di Donetsk in Italia”, ed in febbraio il deputato Achille Totaro ha chiesto in un’interrogazione al ministero degli Esteri di fare pressioni sull’Osce perché, davanti ai bombardamenti sui civili, l’organizzazione mantenga un ruolo “super partes”, quando la stessa interrogazione citasse fatti solo “di partes”.
E’ difficile comprendere cosa vi sia alla base dell’innamoramento platonico e non ricambiato di Fratelli d’Italia per i separatisti del Donbass, fosse anche la pronunciata idolatria per Vladimir Putin, ma vien da chiedersi se che con i tanti temi e problemi interni di cui i cittadini chiedono conto alla classe politica, proprio le pretese del Donbass debbano essere al centro delle preoccupazioni di Fratelli d’Italia.
Le proteste di Totaro, Meloni e Marrone sono i civili sotto le bombe? Sarebbero credibili se i post che si leggono in rete di Fratelli d’Italia e le interrogazioni parlamentari interessassero anche i civili dello Yemen, o della Somalia. Ma lì, si sa, non c’è il dio Putin.
Al di là di tali considerazioni, con la forma e l’etichetta di prassi l’ambasciata ucraina ha diffuso oggi una nota in cui viene “espresso il dissenso per l’organizzazione, da parte di associazioni russe in Italia con il sostegno di alcuni membri del partito “Fratelli d’Italia”, di una conferenza stampa nella sala stampa di Montecitorio per oggi, 12 luglio 2017, volta a promuovere in Italia l’organizzazione terroristica autoproclamatesi “Repubblica popolare di Donetsk”: un’entità non riconosciuta dalla comunità internazionale e inventata dalla Federazione Russa nel territorio ucraino.
Agli organizzatori di questa provocazione si ricorda come le azioni destabilizzanti delle truppe russe nella regione ucraina del Donbas hanno provocato tredicimila vittime, fra le quali diecimila civili, oltre a due milioni di sfollati. Ma non solo, a causa dell’aggressione russa l’Ucraina sta subendo la distruzione della propria economia, delle infrastrutture e del benessere di tutti i cittadini, toccati nel profondo da una guerra ingiusta.
Una tale conferenza stampa nel Parlamento italiano risulta ancora più grave in questi giorni in cui si ricorda il terzo tragico anniversario dell’abbattimento, da parte di questi terroristi, il 17 luglio 2014, del volo Malaysian Airline MH17, in cui persero la vita centinaia di innocenti, cittadini olandesi, australiani, malesi e di altri Stati. Gli investigatori olandesi, a seguito di indagini scientifiche rigorose sono giunti alla conclusione che il volo MH17 fu abbattuto da un missile portato in Ucraina dalla Russia. I responsabili del disastro aereo MH17 subiranno un processo in Olanda nel prossimo futuro, come è stato ufficialmente dichiarato dalle autorità giudiziarie olandesi.
Un tale “evento” non è certamente di aiuto nella promozione del processo di pace di Minsk, e non è di aiuto agli sforzi della comunità internazionale volti a trovare, nel quadro del diritto internazionale, una soluzione pacifica al conflitto.
Tenendo conto di questa situazione l’Ambasciatore di Ucraina in Italia, Yevhen Perelygin, ha indirizzato un rispettoso appello al Presidente nazionale del partito “Fratelli d’Italia”, Giorgia Meloni, e invitato gli Onorevoli membri del partito a fare valutazioni obiettive e imparziali sull’aggressione militare russa nella regione ucraina del Donbas.
Inoltre, tale provocazione è in aperta contraddizione rispetto alle posizioni del Governo italiano, ed è ben distante dalle norme e dalle decisioni delle Organizzazioni Internazionali preposte.
Nonostante si presenti come grave provocazione, questa triste pagina non influirà per certo sui successi conseguiti nei rapporti tra Italia e Ucraina sul fronte degli scambi culturali, commerciali e umani che hanno arricchito le due nazioni, sempre più unite da amicizia e valori condivisi”.

Con una nota ufficiale giunta nel pomeriggio Fratelli d’Italia ha comunicato che “L’iniziativa di oggi presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati sulla situazione ucraina non rappresenta la posizione di Fratelli d’Italia. Chi partecipa lo fa a titolo personale e non ha titolo a parlare a nome del partito. Fratelli d’Italia esprime la propria linea politica in tema di politica estera unicamente per il tramite del suo Presidente nazionale e dei suoi organi ufficiali”.