Danimarca. Vietato bruciare il Corano in luoghi pubblici

di Alberto Galvi

In seguito alle numerose proteste nei paesi musulmani, il Parlamento danese ha approvato un disegno di legge che rende illegale bruciare copie del Corano in luoghi pubblici per via delle preoccupazioni per la sicurezza. Il disegno di legge è stato approvato nel Folketing, composto da 179 seggi, con 94 voti favorevoli e 77 contrari. In concreto sarà vietato bruciare, strappare o comunque profanare i testi sacri in pubblico o in video destinati all’ampia diffusione.
Prima dell’entrata in vigore, servirà la firma della regina Margrethe, ciò dovrebbe accadere questo mese. Chi infrangerà la legge rischierà una multa o fino a due anni di carcere.
Lo scopo della legge è contrastare la minaccia del terrorismo in Danimarca. Dal 21 luglio al 24 ottobre in Danimarca sono stati registrati 483 roghi di libri o bandiere. Alla fine di luglio, nella zona verde fortificata di Baghdad, centinaia di manifestanti hanno tentato di marciare verso l’ambasciata danese.
Quest’anno la Danimarca ha vissuto una serie di proteste pubbliche in cui attivisti anti-Islam hanno bruciato o danneggiato in altro modo copie del Corano, scatenando tensioni con i musulmani e innescando richieste ai governi di vietare tale pratica. In risposta al peggioramento della situazione della sicurezza, il paese scandinavo ha temporaneamente rafforzato i controlli alle frontiere. Solo quest’anno gli attivisti hanno organizzato più di 500 proteste, compresi i roghi del Corano, davanti alle ambasciate dei paesi musulmani, ai luoghi di culto e nei quartieri degli immigrati.
La Danimarca ha cercato di trovare un equilibrio tra la libertà di espressione, tutelata costituzionalmente compreso il diritto di criticare la religione, e la sicurezza nazionale, per il timore che i roghi del Corano possano innescare attacchi. La coalizione di governo centrista danese ha sostenuto che le nuove regole avranno solo un impatto marginale sulla libertà di parola, e criticare la religione in altri modi rimane legale.