Diritto all’oblio oncologico: anche l’Italia tra i Paesi Ue in cui è legge

di Mariarita Cupersito

Diventa legge in Italia il diritto all’oblio oncologico: con l’approvazione all’unanimità del disegno di legge da parte dell’aula del Senato, dopo l’ok già ricevuto dalla Camera, viene sancito il diritto all’oblio per coloro che sono stati affetti da patologie oncologiche al fine di tutelarne i diritti e prevenire le discriminazioni.
“Accolgo con grande gioia l’approvazione all’unanimità della proposta di legge parlamentare sull’oblio oncologico. Una norma di civiltà, che il governo ha convintamente sostenuto e che cancellerà quelle umilianti e ingiuste discriminazioni che pesavano sulle persone guarite da patologie oncologiche. Grazie a tutte le forze politiche che hanno consentito di raggiungere oggi questo obiettivo”, ha dichiarato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La legge prevede specifiche disposizioni volte alla tutela degli ex pazienti da possibili discriminazioni in campo finanziario, assicurativo, lavorativo, ma anche nell’ambito dei procedimenti di adozione di minori.
Viene sancito il divieto di richiedere informazioni su una pregressa patologia oncologica una volta decorsi 10 anni dal termine dei trattamenti e in assenza di recidiva, con riduzione del limite a 5 anni per i pazienti la cui diagnosi sia stata antecedente ai 21 anni di età; il testo normativo include forme di tutela per gli ex pazienti anche in sede concorsuale, nei casi in cui la procedura selettiva preveda un’idoneità fisica.
È prevista inoltre l’istituzione di tabelle, definite mediante tavolo tecnico del Ministero della Salute, che permettano l’ulteriore diminuzione dei tempi sulla base delle diverse patologie oncologiche.
L’Italia si aggiunge così agli altri Paesi europei che si sono dotati di una disciplina normativa in materia: Francia, Portogallo, Spagna, Belgio, Lussemburgo e Paesi Bassi.
I testi di legge dei vari Paesi prevedono ugualmente che, nell’ambito di stipula di polizze assicurative e contratti di prestito o mutui, non si possano richiedere informazioni su pregresse patologie oncologiche qualora siano decorsi 10 anni dalla guarigione; fa eccezione la legislazione belga, la quale non prevede il diritto a non rivelare le informazioni ma disciplina il divieto di discriminazioni che si fondino sulla propria precedente storia clinica. In alcuni casi, le normative dimezzano il termine decennale se la diagnosi precede una determinata età e riducono i tempi per specifiche tipologie patologie.
La Commissione europea ha auspicato, nell’ambito del Piano Oncologico Europeo, che tutti gli Stati membri si dotino di una legge sul diritto all’oblio oncologico entro il 2025 e che vengano adottate norme comuni europee in materia.