Eau. Papa Francesco in visita per la fede che unisce

Ma si spera visiti un giorno il Kurdistan Irq.

di Shorsh Surme –

Papa Francesco domenica è sbarcato ad Abu Dhabi, in quello che è la prima visita apostolica di un pontefice nella Penisola Arabica, e sicuramente papa Bergoglio sta cercando di scrivere una nuova pagina nelle relazioni tra cristiani e musulmani.
Francesco, che è capo di Stato, è stato accolto al suo arrivo all’aeroporto di Abu Dhabi dal principe ereditario di Abu Dhabi, Sheikh Mohammed bin Zayed al-Nahyan. Il papa si è recato negli Emirati Arabi Uniti su invito del governo per prendere parte alla conferenza sul dialogo interreligioso che è stata sponsorizzata dal Consiglio degli anziani musulmani con sede negli Emirati.
L’intento di questa iniziativa è quello di contrastare il fanatismo religioso promuovendo il “dialogo” tra i “moderati” dell’Islam.
Detto questo non dimentichiamo che Abdu Dhabi è un alleato del Arabia Saudita, e proprio quest’ultima sta massacrando la popolazione civile yemenita guidando una coalizione a cui partecipano gli stessi Emirati.
Prima di intraprendere il viaggio, il papa ha anticipato il suo appello per un cessate-il-fuoco nello Yemen e per dare la possibilità alle organizzazioni internazionali di poter portare cibo e medicinali alla povera gente dello yemen, stremata da una guerra loro imposta e che sta subendo la peggiore crisi umanitaria del mondo.
L’invito al papa è frutto di un’idea di Sheikh Ahmed el-Tayeb, il grande imam di al-Azhar (Egitto), il venerato seggio millenario dell’Islam sunnita che forma gli studiosi in tutto il mondo Islamico.
El-Tayeb ha definito sabato l’incontro con il papa come “storico” e ha elogiato la “relazione profondamente fraterna” in corso.
L’altra iniziativa principale di Francesco ad Abu Dhabi è una grande messa che avrà luogo domani nel principale stadio della città, che dovrebbe chiamare circa 135mila fedeli in quello che alcuni hanno già definito il più grande spettacolo di culto cristiano pubblico nella Penisola Arabica. Lì il papa incontrerà una comunità cattolica grande, varia e dinamica, in un momento in cui il Medio Oriente più ampio ha visto un esodo di cristiani in fuga dalle persecuzioni per mano del gruppo dello Stato Islamico e di altri.
Degli oltre 9 milioni di persone che vivono negli Emirati Arabi Uniti, circa un milione sono gli emiratini mentre il resto sono stranieri attratti dalla federazione petrolifera per essere impiegati in ogni campo.
Ora si spera che papa Francesco compia una visita nel Kurdistan dell’Iraq, per visitare i curdi ma soprattutto per incontrare un milione di cristiani che hanno trovato rifugio proprio nella regione del Kurdistan, continuando ad esercitare il loro culto senza alcun problema. Proprio questo aspetto è stato sottolineato dal cardinal Pietro Parolin durante il suo viaggio in Kurdistan prima di Natale.