Eau. Tahnoon bin Zayed nella corsa globale per i minerali strategici

di Giuseppe Gagliano –

Negli ultimi anni, la geopolitica delle risorse naturali ha visto un nuovo giocatore emergere con forza: gli Emirati Arabi Uniti (EAU). Sotto la guida di Tahnoon bin Zayed Al Nahyan, consigliere per la sicurezza nazionale e figura influente della famiglia reale di Abu Dhabi, il paese sta espandendo il suo raggio d’azione nel settore minerario, con un obiettivo chiaro: competere con la Cina nella corsa ai minerali strategici essenziali per l’energia pulita.
Tahnoon bin Zayed, noto per la sua capacità di navigare tra gli intricati corridoi del potere internazionale, ha recentemente messo in moto un piano ambizioso attraverso IRH, il fondo minerario parastatale degli EAU. IRH, una sussidiaria della International Holding Company (IHC), sta attivamente reclutando una squadra di esperti che combina conoscenze in commercio e geologia. Questo team ha il compito di posizionare gli EAU come un attore di primo piano nel mercato globale dei metalli, in particolare quelli rari e critici come il litio, il cobalto e il rame, che sono fondamentali per le tecnologie a basse emissioni di carbonio.
La strategia di Tahnoon non è solo economica ma anche geopolitica. Gli EAU, tradizionalmente noti per la loro ricchezza di idrocarburi, stanno diversificando il loro portafoglio di risorse in un momento in cui il mondo si sta orientando verso energie rinnovabili. Questa mossa riflette una visione a lungo termine per assicurarsi una posizione di vantaggio nel nuovo ordine energetico globale.
Il progetto di IRH è supportato da un ambizioso programma di investimenti che include l’esplorazione di nuovi giacimenti in Africa e in America Latina, regioni dove la Cina ha già esteso la sua influenza. Attraverso questo approccio, gli EAU mirano non solo a garantire l’approvvigionamento di minerali critici per il loro sviluppo interno ma anche a diventare un fornitore significativo per il mercato internazionale, sfidando così il dominio cinese che ha consolidato negli ultimi decenni.
L’iniziativa di Tahnoon bin Zayed è anche un riflesso di una più ampia strategia nazionale per la sicurezza economica. Investendo in settori strategici come i minerali, gli EAU mirano a ridurre la dipendenza dalle importazioni e a costruire una catena di approvvigionamento resiliente che possa sostenere la crescita tecnologica e industriale del paese. Questa mossa è ulteriormente rafforzata dalle relazioni internazionali degli EAU, che includono partnership strategiche con paesi occidentali interessati a diversificare le loro fonti di approvvigionamento per ridurre la dipendenza dalla Cina.
Il coinvolgimento diretto di una figura così prominente come Tahnoon bin Zayed sottolinea l’importanza che gli EAU attribuiscono a questo settore. Con il suo background in sicurezza nazionale, la sua leadership promette non solo di portare competenze tecniche e commerciali ma anche di navigare attraverso le complesse dinamiche geopolitiche che spesso accompagnano l’estrazione e il commercio di risorse minerarie.
In conclusione, gli EAU, sotto la guida di Tahnoon bin Zayed, stanno posizionandosi per essere una forza emergente nella geopolitica dei minerali strategici. Questo non solo rappresenta una sfida diretta alla supremazia cinese nel settore ma anche un passo significativo verso la diversificazione economica e la sicurezza delle risorse per gli Emirati Arabi Uniti.