Ergastolo per Karadzic, ‘una sentenza politica già scritta’

di Giacomo Dolzani – 

Il 73enne ex presidente della Repubblica Serba di Bosnia-Erzegovina, Radovan Karadzic, è stato condannato oggi all’ergastolo dal tribunale dell’Aja nel processo d’appello. Le accuse erano di genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità, che sarebbero stati commessi nella guerra che dal 1991 al 1995 ha sconvolto la ex Jugoslavia, in particolare nel corso dell’assedio di Sarajevo e dell’attacco, condotto dal generale Ratko Mladic, all’enclave di Srebrenica.
Secondo Karadzic, che ha reagito con veemenza alla condanna, quella emessa dai giudici sarebbe soltanto “una sentenza politica”, che non ha nulla a che fare con la realtà; la posizione dei gerarchi serbi, primo tra tutti l’ex presidente jugoslavo Slobodan Milosevic, è infatti il considerare i processi intentati contro di loro (spesso non a torto) soltanto dei pro forma per pronunciare sentenze già scritte, salvando invece persone come Franjo Tudjman, presidente della Croazia dal 1990 al 1999 che si rese colpevole di persecuzioni contro la popolazione serba nei territori controllati da Zagabria.
Karadzic, citato dai media di Belgrado, ha fatto sapere tramite il proprio avvocato difensore, Goran Petronjevic, che probabilmente richiederà una revisione del processo, considerando nuovi elementi emersi di recente e non considerati durante il procedimento giudiziario.