Esercitazione Nato: l’Italia si ritira. Guerini, ‘uomini impiegati per l’emergenza sanitaria’

di Guido Keller –

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini ha reso noto oggi che l’Italia non prenderà parte all’esercitazione Nato “Defender Europe 20” a causa dell’emergenza coronavirus, dal momento che “Gli uomini e le donne della Difesa sono in campo senza sosta per fronteggiare, in questo delicato momento, l’emergenza sanitaria e per garantire l’attuazione delle importanti delibere decise del governo”.
La “Defender Europe 20”, in programma dal 27 aprile al 22 maggio, stando al programma avrebbe dovuto comportare l’impiego di 37mila militari di cui 20mila statunitensi da aggiungersi ai 9mila già presenti in Europa, migliaia di mezzi tra cui carri armati, aerei di ogni genere, navi e sottomarini, ed oltre all’Italia sarebbero stati interessati anche Germania, Belgio, Polonia e i paesi scandinavi.
Con il peggiorarsi dell’emergenza Covid-19, che proprio ieri è stata portata dall’Oms al livello di pandemia, Finlandia e Norvegia si sono ritirate, ma anche il Pentagono ha annunciato una drastica riduzione del personale militare e quindi un depotenziamento dell’esercitazione stessa.
Il tutto dopo l’annullamento avvenuto qualche giorno fa di un’altra esercitazione Nato, la “Exercise Cold Response 20”, che nei piani avrebbe comportato la presenza di 15mila uomini si sarebbero sopra il Circolo polare artico, anche per mandare un chiaro segnale alla Russia che si è attivata per tutelare i propri interessi nell’area.
La partecipazione dell’Italia alla “Defender Europe 20” avrebbe visto l’impiego di un gruppo della brigata Folgore e di uno della Garibaldi (Esercito italiano), ma il ministro Guerini ha comunicato oggi in una nota di “aver valutato congiuntamente con lo Stato maggiore della Difesa e informando il Comando Nato, di non confermare il nostro contributo all’esercitazione Defender 2020. Pur sostenendo il valore strategico dell’esercitazione, ho ritenuto opportuno mantenere massimo l’apporto delle Forze armate in questa situazione”. “L’Italia – ha continuato Guerini – è tra i principali contributori delle missioni Nato, Ue e Onu, e l’operato delle sue Forze armate è riconosciuto in tutto il mondo. La Nato è il pilastro fondamentale, insieme all’Unione Europea, per la nostra difesa e l’Italia continuerà a fornire il suo prezioso contributo nelle missioni internazionali per la stabilizzazione delle aree di crisi da dove provengono le minacce per la nostra sicurezza”. “Gli uomini e le donne della Difesa sono in campo senza sosta per fronteggiare, in questo delicato momento, l’emergenza sanitaria e per garantire l’attuazione delle importanti delibere decise del Governo. Per questo ho valutato, congiuntamente con lo Stato Maggiore della Difesa e informando il Comando NATO, di non confermare il nostro contributo all’esercitazione Defender 2020. Pur sostenendo il valore strategico dell’esercitazione, ho ritenuto opportuno mantenere massimo l’apporto delle Forze Armate in questa situazione”, ha spiegato il ministro.