Esplodono i cercapersone di Hezbollah: 18 morti e 4mila feriti

di C. Alessandro Mauceri –

Si tratta certamente di un nuovo livello di guerra ibrida, quella effettuata con tutta probabilità dai sevizi israeliani che ha colpito i miliziani di Hezbollah in Siria e in Libano. Colpisce l’alto numero di morti e feriti, 18 deceduti tra cui una bambina di 10 anni e il figlio di un deputato libanese, oltre che 4mila feriti, almeno 200 in modo grave: verso mezzogiorno i cercapersone dei miliziani di Hezbollah a Damasco e a Beirut hanno suonato contemporaneamente ed improvvisamente le batteriequasi certamente collegare a esplosivo, si sono surriscaldate fino a esplodere tra le mani o alla cintura delle persone. Ferito, secondo il quotidiano Haaretz, anche l’ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani, che avrebbe perso un occhio; al-Jazeera ha informato che l’esplosione avrebbe interessato anche due agenti della scorta del diplomatico.
Hezbollah ha reso noto che sono oltre 500 i miliziani rimasti feriti agli occhi, fino a perdere la vista, dall’attentato.
I primi riscontri indicherebbero un’attacco informatico alla rete dei cercapersone, peraltro di ultima generazione e quindi acquistati di recente, di Hezbollah che ha richiesto alte competenze tecnologiche, e il ministro dell’Informazione libanese Ziad Makary ha parlato esplicitamente di “attacco israeliano”. Come di prassi da parte israeliana è stato respinto ogni addebito.
Secondo i media locali le esplosioni avrebbero interessato anche i cercapersone di civili estranei a Hezbollah. Gli ospedali di Beirut e di Damasco si sono ritrovati a dover far fronte a un alto numero di feriti, per cui il ministro della Sanità del Libano Firas al-Abyadh ha rivolto un appello alla popolazione per donare sangue.
Gli apparecchi cercapersone utilizzati da Hezbollah sono di ultima generazione, venduti dalla Gold Apollo di Taiwan. Il presidente dell’azienda Hsu Ching-kuang ha tuttavia precisato che i cercapersone sno stati prodotti su licenza dall’ungherese Bac Consulting KFT, situata a Budapest. Ora gli inquirenti indagano su quale parte della filiera siano stati introdotti esplosivi nei cercapersone AR-924.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallan si sono incontrati con i vertici militari in una riunione di sicurezza per discutere della situazione, dopo che negli ultimi giorni Netanyahu ha manifestato l’intenzione di colpire con un attacco diretto le forze di Hezbollah in Libano.
Per domani è atteso in Egitto il segretario di Stato Antony Blinken per discutere della tregua di Gaza, mentre oggi l’Idf ha ucciso Ahmed Aish Salame al-Hashash, comandante delle unità di lancio dei razzi nel sud della Striscia di Gaza.