Etiopia. Precipita al suolo un Boeing 737: 157 morti, 8 italiani

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Vi sono 8 italiani tra le 157 vittime, di cui 8 membri dell’equipaggio, del 737 dell’Ethiopian Airlines precipitato poco dopo il decollo da Addis Abeba. Si tratta del noto archeologo Sebastiano Tusa, assessore ai Beni culturali della Regione Sicilia, il quale era diretto in Kenya per un progetto Unesco; poi vi sono Paolo Dieci, presidente della ong Cisp e di Link 2007; Carlo Spini, medico di 75 anni e presidente della onlus Africa Tremila di Bergamo, il commercialista Matteo Ravasio, tesoriere e volontario della stessa associazione; le funzionarie del World Food Programme dell’Onu Maria Pilar Buzzetti, Virginia Chimenti e Rosemary Mumbi.
Il velivolo era partito questa mattina alla capitale etiope diretto a Nairobi, in Kenya, e come è stato riportato dalla compagnia aerea, le persone sull’aereo erano di 33 nazionalità diverse, ed alcune di loro viaggiavano con passaporto dell’Onu.
Da quanto si è appreso da Tewolde Gebremariam, ad. della Ethiopian Airlines, poco dopo il decollo il pilota aveva riferito di un guasto, per cui era stato autorizzato a rientrare all’aeroporto, quando improvvisamente il Boeing è precipitato al suolo.
Gebremariam ha spiegato che il velivolo, del tipo “800 Max” era “nuovo di zecca”, acquistato in novembre, ed “i controlli e la manutenzione di routine non hanno mai rivelato alcun problema”.
Si tratta dello stesso tipo di aereo di quello della Lion Air caduto lo scorso 29 ottobre nel Mare di Java con 189 persone a bordo.