Etiopia. Sospesi gli aiuti finanziari degli Usa per la costruzione della diga GERD

di Alberto Galvi

Gli Usa hanno sospeso una parte dei loro aiuti finanziari all’Etiopia per la mancanza di progressi nei colloqui con Egitto e Sudan sulla costruzione di un’enorme diga che Addis Abeba sta costruendo sul fiume Nilo Azzurro.
Etiopia, Sudan ed Egitto sono stati coinvolti in un’aspra disputa sul riempimento e sul funzionamento della diga GERD (Grand Ethiopian Renaissance Dam), che rimane irrisolta sebbene il serbatoio dietro la diga abbia iniziato a riempirsi a luglio.
In realtà la disputa sulla diga è incentrata sull’ Etiopia e l’Egitto e alcuni temono che possa portare a un conflitto militare.
L’Egitto sostiene il diritto dell’Etiopia di proseguire il suo sviluppo fintanto che questo non influisce sulle acque del Nilo.
L’Etiopia considera la diga idroelettrica essenziale per la sua elettrificazione e sviluppo, ma a valle l’Egitto e il Sudan la vedono come una seria minaccia per l’approvvigionamento idrico vitale.
Il Sudan si preoccupa invece degli effetti sulle proprie dighe, sebbene possa beneficiare dell’accesso a elettricità a basso costo.
Gli Usa hanno deciso di sospendere temporaneamente gli aiuti ad un alleato chiave per la sicurezza regionale a causa della decisione unilaterale dell’Etiopia di iniziare a riempire la diga prima di raggiungere un accordo sulle misure necessarie da mettere in atto per la sicurezza della diga.
La decisione è stata presa dal segretario di Stato americano Mike Pompeo, ma non è chiaro quanti milioni di dollari di aiuti siano stati colpiti e per quanto tempo.
Una fonte del Congresso ha detto che a causa della disputa sulla diga Pompeo aveva approvato un taglio degli aiuti fino a 130 milioni di dollari.
L’Etiopia non solo non è riuscita a ottenere il risultato desiderato da Washington, ma probabilmente assicurerà che la diaspora etiope negli Usa si mobiliti contro Trump alle prossime elezioni presidenziali di novembre.
La decisione di effettuare i tagli è stata presa dagli Usa dopo che i tre Paesi non sono riusciti a raggiungere un accordo sulla gestione della diga dopo 10 giorni di negoziati.
All’inizio di quest’anno gli Usa hanno cercato di mediare le discussioni, ma l’Etiopia si è allontanata accusando Washington di schierarsi con l’Egitto.
Il governo etiope è convinto che il progetto da 4,6 miliardi di dollari della diga GERD porterà milioni di persone fuori dalla povertà.
Lo scorso luglio il governo etiope ha celebrato il primo riempimento del bacino idrico, che è stato attribuito alle forti piogge, mentre l’Egitto e il Sudan, spaventati, cercavano frettolosamente chiarimenti ed esprimevano scetticismo.
I negoziati tra i tre Paesi sono ora condotti dall’Unione africana che sta segnalando eventuali progressi, che dovrebbero portare ad avere una soluzione della crisi.