F-35: l’Italia sugli attenti

di Giuseppe Gagliano –

Come è ampiamente acquisito l’F-35 è stato progettato e costruito sia dalla Lockheed Martin che dalla britannica Bae Systems. L’Italia è diventata membro importante di questo consorzio internazionale poiché, fin dal 1998, ha partecipato al finanziamento e alla fase di costruzione attraverso Leonardo. Nonostante le numerose criticità poste in essere da esperti americani e non, la posizione del nostro Paese è stata di acritica accettazione, come è dimostrato dalle decisioni unanimi a favore di questo progetto prese a partire dal governo Prodi nel 1998, Beniamino Andreatta era ministro della Difesa, e confermate dal governo D’Alema, dal secondo governo Berlusconi nel 2002, dal secondo governo Prodi nel 2007 e in ultimo dal quarto esecutivo Berlusconi nel 2009.
Nonostante l’Aiad si fosse pronunciata nel 1998 a favore dell’Eurofighter, il caccia europeo prodotto dalle industrie di quattro nazioni (Gran Bretagna, Germania, Spagna e Italia), il governo Prodi, per bocca del titolare della Difesa, mpose il diktat americano dimostrando ancora una volta la propria incapacità di costruire un’Europa della difesa coesa e la propria sudditanza all’egemonia militare ed economica americana. Il tutto a differenza di Francia e Germania.
Allo stato attuale si può stimare che per il progetto F-35 siano stati spesi almeno 4 miliardi di euro, mentre in merito alla realizzazione di almeno 10mila posti di lavoro questa promessa si è rivelata inconsistente. L’attuale governo avrebbe dovuto compiere una virata ferma e decisa a favore del caccia europeo per dimostrare la propria sovranità di nazione europea ma ancora una volta il nostro Paese si è messo sugli attenti di fronte alle esigenze economiche americane, come dimostrano le recentissime dichiarazioni del sottosegretario alla Difesa Raffele Volpi, secondo il quale gli F35 non sono solo “uno strumento militare, ma anche una forma di ancoraggio, pure di prospettiva, a un’alleanza storica con gli Stati Uniti”.
Non senza una certa ironia ci domandiamo: ma la Lega non era “sponsorizzata” dalla Russia??