Filippine. Due militari accusati della morte del missionario italiano Fausto Tentorio

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Due ufficiali dell’esercito delle Filippine sono stati oggi rinviati a giudizio dopo che già lo scorso 27 dicembre erano stati individuati come responsabili dell’uccisione del missionario italiano Fausto Tentorio, avvenuta il 17 ottobre 2011 nell’isola di Mindanao. Gli inquirenti hanno infatti appurato che i militari, su pressione degli uomini di affari locali, erano intervenuto contro il missionario italiano in quanto difendeva i diritti della tribù Manobo, i cui memori erano sfruttati come schiavi nelle miniere. Inoltre Tentorio avrebbe avuto contatti con i ribelli maoisti del Bagong Hukbong Bayan, conosciuto come New People’s army, che in più occasioni aveva elogiato il suo operato
Fausto Tentorio, missionario italiano del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), era soprannominato “il tribale” talmente si era immedesimato con i lumad, gli indigeni di cui per 30 anni è stato il difensore contro ogni tipo di discriminazione. “Vestiva come loro, parlava la loro lingua, conosceva la loro cultura”, aveva testimoniato a suo tempo padre Giulio Mariani, direttore del Centro missionario Euntes a Zamboanga.