Filippine. Elezioni presidenziali: Marcos Jr. del partito PFP è il nuovo presidente

di Alberto Galvi –

Alle elezioni presidenziali delle Filippine Ferdinand Marcos Jr., del partito PFP (Partido Federal ng Pilipinas) e figlio dell’ex dittatore Marcos Sr., ha ottenuto almeno il doppio del numero di voti della sua rivale più vicina, Leni Robredo del PL (Partido Liberal ng Pilipinas).
Nelle preferenze degli elettori sono rimasti indietro gli altri otto candidati: Ernesto Abella, che è un Indipendente, Leody de Guzman del partito PLM (Party of the Laboring Masses), Norberto Gonzales del partito PDSP (Partido Demokratiko Sosyalista ng Pilipinas), Ping Lacson del partito PDR (Partido para sa Demokratikong Reporma), Faisal Mangandato del partito KTPNAN (Ang Kapatiran Party), Jose Montemayor Jr. del partito DPP (Partido Demokratiko ng Pilipinas) e Manny Pacquiao del partito PROMDI (Probinsya Muna Development Initiative).
Oltre al presidente erano in attesa di elezione la metà dei membri del Senato composto da 24 membri, più i 300 seggi alla Camera dei rappresentanti, nonché uffici provinciali e locali in tutto l’arcipelago.
Marcos Jr. non ha presentato molti dettagli sulle sue politiche durante la campagna elettorale, ma dovrebbe portare avanti lo stesso approccio del suo predecessore Duterte, perseguendo uno spietato consolidamento del potere. Marcos Jr. sta tentando di riscrivere la controversa storia della sua famiglia per un elettorato giovanile, cioè di convincere che il governo di Marcos Sr., dal 1965 al 1986, sia stato un’era d’oro di pace e di prosperità. In realtà il dittatore è morto in esilio nel 1989, e ha lasciato le Filippine in bancarotta, e ha ucciso, torturato e incarcerato decine di migliaia di oppositori durante il suo governo corrotto.
La vicepresidenza, che viene eletta separatamente, è stata conquistata da Sara Duterte del partito LAKAS-CMD (Lakas-Christian Muslim Democrats), figlia del presidente uscente Rodrigo Duterte, con una valanga di voti. Gli altri candidati erano Lito Atienza del partito PROMDI, Walden Bello del partito PLM, Rizalito David del partito DPP, Manny Lopez del partito WPP (Workers’ and Peasants’ Party), Dr. Willie Ong del partito AKSYON (Aksyon Demokratiko), Francesco Pangilinan del partito LP (Liberal Party), Carlos Serapio del partito KTPNAN e Vicente Tito Sotto III del partito NPC (Nationalist People’s Coalition).
Marcos Jr. entrerà in carica il 30 giugno e ha annunciato la Duterte come segretario all’Istruzione. La vittoria di Marcos Jr. sta sollevando preoccupazioni per un’ulteriore erosione della democrazia nelle Filippine. Il presidente eletto erediterà immensi problemi, tra cui un’economia lacerata dalla pandemia, una profonda povertà e l’eredità della guerra alla droga, che ora è al centro di un’indagine della Corte penale internazionale.
I leader di Stati Uniti e Cina hanno accolto con favore la vittoria presidenziale, di Marcos Jr., anche se essa rappresenta un potenziale colpo agli sforzi degli Stati Uniti per respingere la Cina, il suo principale rivale strategico nel Pacifico.