di Alberto Galvi –
Nelle Filippine potrebbe diventare legale l’Absolute Divorce Bill, se il disegno di legge passasse anche al Senato. La Camera dei rappresentanti lo ha già approvato a maggio. La proposta ha ottenuto consensi tra gli alti vertici del Congresso, nonostante le prospettive rimangano incerte; i sostenitori sono più ottimisti che mai sulla possibile approvazione della legge sul divorzio.
Nelle Filippine una coppia sposata non può legalmente porre fine al proprio matrimonio, nemmeno in caso di infedeltà o di violenza domestica. Alcuni filippini prendono misure drastiche per sfuggire ai loro matrimoni, arrivando persino a trasferirsi in altri paesi con il solo scopo di presentare domanda di divorzio all’estero, nella speranza che la procedura venga riconosciuta nelle Filippine.
L’approvazione della legge potrebbe così cambiare un paese profondamente cattolico, per quanto esiste una forte opposizione al divorzio, poiché molte persone credono fermamente che il matrimonio sia sacro e che debba essere celebrato una sola volta.
Il procedimento non sarà semplice, ma il presidente Ferdinand Marcos Jr. ha espresso la sua volontà di legalizzare il divorzio. L’opposizione al divorzio è legata a una forte e influente lobby cattolica conservatrice.