Filippine. Mar Cinese Meridionale: pattugliamenti congiunti con l’Australia in chiave anti cinese

di Alberto Galvi

Nel conteso Mar Cinese Meridionale Australia e Filippine stanno compiendo pattugliamenti congiunti in chiave anti cinese, a causa delle recenti attività aggressive della Guardia costiera cinese nei confronti di una nave filippina. Il ministro della Difesa australiano Richard Marles ha dichiarato di aver discusso del pattugliamento congiunto con il segretario alla Difesa filippino Carlito Galvez Jr.
Le Filippine hanno tenuto colloqui simili con gli Stati Uniti dopo che il paese asiatico ha avuto necessità di contrastare l’assertività della Cina nell’area. I legami militari tra l’Australia e le Filippine invece risalgono al 1922 e le due nazioni hanno un accordo sulle forze che fornisce un quadro legale e operativo per le attività di difesa.
All’inizio di questo mese Manila ha accusato la guardia costiera cinese di aver puntato un laser militare contro una delle sue navi della guardia costiera che stava supportando una missione di rifornimento per le truppe su un atollo nel Mar Cinese Meridionale. Il presidente Marcos Jr. ha convocato l’ambasciatore cinese per esprimere la sua seria preoccupazione per le molestie alla nave della guardia costiera filippina. L’incidente ha suscitato le preoccupazioni da parte di altri paesi, tra cui Giappone, Australia e Stati Uniti.
La Cina ha confutato il resoconto filippino dell’incidente, mentre un aereo della Guardia Costiera filippina ha sorvolato il Mar Cinese Meridionale per proteggere quello che ritiene essere il suo territorio marittimo. Inoltre la Guardia costiera filippina ha affermato di aver avvistato una nave della guardia costiera cinese e dozzine di quelle che sospettava fossero barche presidiate dalla milizia cinese intorno a Second Thomas e Sabina Shoals, entrambe all’interno dei 321 km della zona economica esclusiva delle Filippine. L’ambasciata cinese a Manila non ha risposto immediatamente alle richieste di spiegazioni del governo filippino.