Francia. Elezioni parlamentari: Macron ha perso la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale

di Alberto Galvi

Il presidente francese Emmanuel Macron ha perso la maggioranza assoluta dell’Assemblea nazionale alle elezioni legislative. In Francia i 577 membri dell’Assemblea nazionale sono stati eletti con un sistema a due turni con collegi uninominali, e la coalizione centrista Ensemble del presidente sarà ancora il più grande partito, ma con 245 seggi e quindi ben al di sotto dei 289 seggi necessari per garantire al governo la piena autonomia.
Un’ampia alleanza di sinistra, NUPES (Nouvelle Union populaire écologique et sociale), capeggiata da Jean-Luc Mélenchon, è diventata il più grande gruppo di opposizione con 131 seggi, mentre il partito NR (Rassemblement National) della leader di estrema destra Marine Le Pen ha ottenuto 89 seggi. Il partito LR (Les Republicains) ha conquistato 61 seggi, e gli altri partiti in totale hanno ottenuto 51 seggi.
Il risultato ha gravemente offuscato la vittoria alle elezioni di aprile di Macron, quando ha sconfitto l’estrema destra diventando il primo presidente francese a vincere un secondo mandato in oltre due decenni. Inoltre per Macron un’altra sconfitta è stata dovuta ai ministri che avrebbero dovuto dimettersi se non avessero vinto seggi. Per questa ragione ora usciranno dal governo il ministro della Salute Brigitte Bourguignon, il ministro degli Affari marittimi Justine Benin e il ministro dell’Ambiente Amélie de Lombard de Montchalin.
Questo risultato elettorale solleva interrogativi sulla capacità di Macron di portare a termine il suo programma del secondo mandato, per cui il presidente potrebbe eventualmente indire elezioni anticipate nel momento in cui mancassero i voti per le riforme promesse, come i tagli alle tasse, il welfare e l’aumento dell’età pensionabile.
Macron e il suo partito devono ora decidere se cercare un’alleanza con il partito LR, o dirigere un governo di minoranza che dovrà negoziare con gli altri partiti caso per caso.