Francia. Gilet gialli: altra giornata di fuoco. 200 fermi per le violenze

Notizie Geopolitiche

Terza edizione della protesta in tutta la Francia dei “Gilet gialli”, messa insieme attraverso i social e alla base della quale vi è la riduzione degli sgravi fiscali sui carburanti voluta dall’amministrazione Macron: essa comporta un aumento dei prezzi di 6,5 centesimi per il diesel e di 2,9 centesimi per la benzina.
La misura è stata presa dal ministro per la Transizione ecologica Francois de Rugy, il quale ha fatto sapere di voler tirare dritto, ed a poco sono serviti i tentativi di dialogo del presidente Emmanuel Macron con le rappresentanze dei manifestanti.
Anche oggi è stato un insieme di disordini un po’ ovunque, in particolare a Parigi dove sono state rovesciate e date alle fiamme auto, negozi e banche sono stati assaltati e persino un palazzo è stato incendiato. Le violenze sono causate soprattutto dai black block infiltrati, ed il bilancio degli scontri con la polizia è di otre 200 fermati e di un centinaio di feriti.
Il premier francese, Édouard Philippe, non si è recato a Nogent-sur-Marne, dove era programmata la sua presenza, decidendo di recarsi alla prefettura della polizia di Parigi per monitorare la situazione.